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«Pastiche», esce l'album di De Gregori e Zalone: «Non cercavamo lo scoop, volevamo solo suonare insieme»

 
Redazione online

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«Pastiche», esce l'album di De Gregori e Zalone: «Non cercavamo lo scoop, volevamo solo suonare insieme»

Foto Daniele Barraco

Uno dei più grandi cantautori italiani incontra lo showman dei record: 15 brani in un'atmosfera vintage e un'amicizia sincera

Giovedì 11 Aprile 2024, 18:07

È la coppia che non ti aspetti. Da un lato uno dei più grandi cantautori italiani. Dall'altro lo showman dei record. Francesco De Gregori e Checco Zalone presentano 'Pastiche', album in uscita domani, 12 aprile, per Columbia Records / Sony Music al quale i due artisti hanno lavorato fianco al fianco in varie sessioni, fra il 2023 e il 2024. Quindici i brani della tracklist, in cui la voce di De Gregori è accompagnata al pianoforte da Checco Zalone, in un album contraddistinto da un suono soft e da un’atmosfera delicatamente vintage. "Il disco nasce da un impulso sincero dal confrontare la mia voce con il piano di Checco - racconta De Gregori incontrando i giornalisti per uno showcase esclusivo alla Santeria Toscana di Milano -. Non ho bisogno di stupire. L'ho fatto in tanti anni di lavoro e non abbiamo la necessità di fare uno scoop, ci siamo solo incontrati per fare musica".

Durante l'incontro con la stampa, oltre ad alcuni pezzi del nuovo disco come 'Buonanotte Fiorellino', 'Giusto o sbagliato' e 'Rimmel', i due hanno omaggiato i presenti con un fuori programma emozionante, suonando 'Generale' di De Gregori e 'Gli uomini sessuali' di Zalone, entrambi accolti da uno scroscio di applausi. "Noi siamo amici - sottolinea Zalone - forse Francesco è una delle poche persone amiche che ho nel mondo dello spettacolo, così ci siamo visti a casa sua, fra una cacio e pepe e una carbonara. Lui ha un piano bellissimo, mi riempiva di complimenti quando suonavo finché è nata questa idea che ho accolto di buon grado. Non c’è nessun sottotesto. E' stato un pasticcio, una marachella".

In 'Pastiche' Zalone si rivela un musicista eclettico, in grado di muoversi con leggerezza e senza manierismi fra blues, jazz e musica classica, restituendo al canto di De Gregori la dimensione più lirica e intima. "La mia sfida era presentarmi al pubblico senza fare ridere, senza fare lo stupido", spiega Zalone, che per tutto lo showcase si è lasciato andare a gag e siparietti esilaranti, strappando più di una risata in sala. Come quando, parlando di un'ipotetica versione inglese della celebre 'Generale' di De Gregori, l'artista barese ha scherzato col pubblico alludendo al fatto che all'estero il pezzo è già stato tradotto come 'Vannacci'.

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