Il fischio, poi l’esplosione che sventra la cassa bancomat, la fuga con i soldi, le cabine Atm distrutte.

La tecnica della marmotta, il sistema utilizzato per far brillare gli sportelli automatici degli istituti bancari e degli uffici postali ed arraffare il contate è diventata una emergenza e il prefetto, Francesco Rossi si appresta a convocare una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza per ricalibrare - fanno sapere dal Palazzo del Governo - una strategia coordinata di contrasto e prevenzione del fenomeno su scala provinciale, e un’azione straordinaria e immediata per rafforzare la presenza sul territorio e garantire più sicurezza.

Lo scorso anno sono state un tutto 34 le «spaccate» con il botto tra le province di Bari (il numero maggiore) e Bat. Quest’anno nel solo barese gli assalti sono stati in tutto 27 compresi quelli della notte di Santa Lucia a Rutigliano e Alberobello. Non tutti sono andati a segno, in un terzo dei casi gli autori hanno fatto un buco nell’acqua dopo aver versato troppa polvere esplosiva nei serbatoio dei sistemi di pagamento automatico. Nella conta dei danni vanno inseriti anche quelli procurati alle strutture, le cabine di alloggiamento delle casse continue, a volte gli edifici prospicienti, gli arredi stradali.

Gli assalti sono sempre più violenti. Questi servizi di prelievo sono tornati ad essere il salvadanaio della criminalità predatoria.

Le bande cercano di specializzarsi, di affinare la tecnica. Solitamente programmano almeno due assalti per notte. Non durano più di 4 minuti.

Gli ultimi rapporti sui reati nei terminali di pagamento europei dell'Associazione europea per le transazioni sicure ha rilevato che gli attacchi esplosivi agli sportelli automatici (inclusi attacchi con gas esplosivo e esplosivi solidi) sono aumentati negli ultimi anni del 16% e gli attacchi dovuti a incursioni con ariete e furti con scasso agli sportelli automatici sono aumentati dell'8%.

Siamo di fronte ai numeri di una escalation criminale che rischia di ridurre i servizi per i cittadini. Banche ed uffici postali ora stanno correndo ai ripari. Le riserve di denaro inserite nelle casse continue vengono mantenute sotto una soglia che potremmo definire di sicurezza, proprio per scoraggiare gli assalti. Resta a disposizione del pubblico una sorta di «fondo cassa» di poche migliaia di euro in banconote che viene «rabboccato» attraverso i depositi effettuati dalla stessa clientela nella medesima cassa. Il livello della scorta viene costantemente monitorato per evitare un accumulo anti economico per la banca ma soprattutto rischioso in caso di «spaccate».