«Il teatro è il luogo dell’ascolto e dell’intimità: puoi raccontarti davvero, far entrare le persone nel tuo mondo». È l'obiettivo di Noemi, che stasera 11 dicembre sarà in concerto al TeatroTeam di Bari con il suo Nostalgia Indoor Tour, una dimensione live raccolta e immersiva, dove il contatto con il pubblico e l’ascolto dei dettagli musicali diventano protagonisti. Da poche settimane è uscito anche il singolo «Bianca», scritto da Riccardo Zanotti (Pinguini Tattici Nucleari) e già molto forte in radio; una canzone che - come racconta la stessa Noemi - esprime quel momento sospeso in cui una storia d’amore giunge al termine, tra nostalgia e leggerezza, nuovo tassello del suo percorso artistico».
Il tour è caratterizzato da una dimensione visiva innovativa, curata dalla creative director Ace Bowerman, che ha lavorato con Dua Lipa, Blackpink ed Ed Sheeran: «La scenografia cambia forma e colore a seconda dei brani - svela la cantante - trasformandosi in una finestra su paesaggi e atmosfere nuove. Nei momenti più intimi, il pianoforte viene avvolto da un’installazione luminosa che dialoga con la musica». Con Noemi sul palco la band composta da Matteo Di Francesco (batteria), Gabriele Greco (basso), Luciano Zanoni (tastiere), Marco Rosafio (chitarra 1), Davide Gobello (chitarra 2) e Simona Farris (cori). Il giro di palchi terminerà il 20 dicembre al Palazzo dello Sport di Roma, con un concerto-evento che la vedrà insieme a ospiti d'eccezione, tra cui Gigi D’Alessio, Francesco Gabbani, Fabrizio Moro, Tiromancino e Carl Brave.
«Nei teatri mi piace l’idea di giocare con le sfumature, con il silenzio, con lo sguardo diretto del pubblico. Sarà un modo per chiudere il cerchio, per dare nuova vita alle canzoni in una veste più emotiva e profonda. E Roma sarà una festa enorme, ma anche un momento personale, perché su quel palco ci porto tutto il mio percorso, le mie radici». In scaletta sia i brani più amati del lungo repertorio, sia le canzoni dell'ultimo album Nostalgia, come «Non sono io» e «Se ti innamori muori»: «Nostalgia è un disco che guarda al passato con gratitudine ma anche con voglia di futuro: ritrovarsi, riconoscersi e, perché no, ballare e commuoversi insieme. Sarà la chiave del live», dichiara. E tra teatro, televisione e radio sta vivendo un periodo artistico molto intenso: «Sto riscoprendo che la comunicazione può avere tante forme, ma parte sempre dallo stesso posto: dall’autenticità. Ma il live resta il mio posto del cuore, quello dove tutto torna. Tutto questo insieme mi fa sentire viva, curiosa e in continuo movimento. Penso che ogni progetto mi stia aiutando a conoscermi un po’ di più e a ricordarmi perché amo così tanto fare musica», conclude.
















