Ultima giornata per Medimex, l’International Festival & Music Conference promosso da Puglia Sounds, il programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale regionale attuato con il Teatro Pubblico Pugliese. Oggi alle ore 18, a Stazione 37 è in programma la finale di Next Generation Music Award, il premio per musicisti pugliesi under 30 sostenuto dal Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del progetto Hermes.
In scena i tre finalisti Il Preso Male (Giannicola Speranza) rapper, dj e producer Hip Hop, Gea (Gaia Daria Miolla) cantautrice polistrumentista, e Marco Redshot (Marco De Santis) eclettico rapper che spazia nel rock e nel pop. Alle ore 20.30 Rotonda del lungomare i concerti di Tom Morello e The Cult con opening il pugliese Wepro. Dalle ore 21, sulla facciata del Castello Aragonese, il video mapping il Rito, l’Idea, il Mestiere ed il Sogno, opera originale di Roberto Santoro e Blending Pixels. Anche quest’anno l’intera programmazione si potrà ascoltare su Radio Medimex, il broadcast ufficiale della manifestazione ideato e condotto dai giornalisti Michele Casella, Carlo Chicco e Corrado Minervini in onda sul sito medimex.it, sui canali social, sulle principali piattaforme digitali e sulle web radio iNext Radio, Radio Bachi, Binario2 e AltreMenti Labs del circuito Luoghi Comuni,
Dagli inizi della sua carriera alla sperimentazione musicale tra aneddoti, video di repertorio e reinterpretazioni con Gino Castaldo, Ernesto Assante e i Baustelle: venerdì sera al Medimex Lucio Battisti è stato il protagonista del racconto «Lucio Battisti: il compleanno della grande canzone italiana», andato in scena al teatro Fusco di Taranto. L’evento, che ha celebrato gli 80 anni di Battisti, rientrava nella rassegna Incontri e racconti della cornice del Medimex, in corso questa settimana fino a oggi.
I giornalisti Assante e Castaldo, in conversazione, hanno ripercorso i grandi successi dell’artista, analizzandone i testi, ricordando gli episodi della sua vita che hanno influenzato la sua arte, in particolare il suo rapporto con Mogol, autore di molti dei brani più noti di Lucio Battisti. Con un occhio anche alla parte più audace della sua musica, come la collaborazione con la Pfm: tutto quell'opera forse meno conosciuta della sua discografia ma che l’ha trascinato fuori dai canoni della canzone italiana degli anni '70.
«La musica di Battisti continua a contare perché la sua è musica pop sperimentale che pescava fuori dalla tradizione melodica italiana», ha raccontato Francesco Bianconi, frontman dei Baustelle, prima dell’esibizione che ha visto la band eseguire, oltre a due brani del loro ultimo album, Elvis, due cover di Lucio Battisti («prima volta in assoluto per noi», ha specificato Bianconi): Dolce di giorno e Se la mia pelle vuoi.