Il pugliese Gio Evan a Sanremo 2021: «La musica ha un potere terapeutico»
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NICOLA MORISCO
13 Luglio 2020
La Valle d’Itria è senza dubbio uno dei territori che sta rispondendo con maggior vigore e coraggio all’emergenza Covid, uno stato di allerta che ha colpito duramente il settore dello spettacolo dal vivo e della cultura. A fare da baluardo verso un’impostazione contemporanea e di alto profilo nella proposta artistica si conferma il «Viva! Festival», la manifestazione giunta alla quarta edizione con base operativa a Locorotondo. Anche per l’edizione 2020 resta centrale l’attitudine alla realizzazione di un cartellone coerente e di taglio assolutamente moderno.
Il Viva! riparte dalla propria identità, tracciando un percorso avventuroso attraverso le maglie dell’innovazione: da Populous a Jolly Mare, da Sanja Markovic ai Dining Rooms, passando per il nuovo progetto Afrocosmico di Nicola Conte e l’esclusiva collaborazione fra 72-Hour Post Fight e il rapper Massimo Pericolo, la rassegna curata dalla società pugliese Turnè e l’associazione Xplosiva (che organizza il noto C2C Festival a Torino) segna un nuovo traguardo nella sua ardita ricerca sonora.
Ma la quarta edizione, da poco ufficializzata dal 6 al 9 agosto, è stata in bilico per settimana, come ci racconta il direttore artistico Ninni Laterza: «A gennaio avevamo completato un programma colmo di artisti internazionali, provenienti principalmente da Stati Uniti ed Europa, ma l’emergenza Covid ha costretto alla cancellazione di tutte le tournée e noi ci siamo travati davanti a un bivio. Abbiamo quindi deciso di confermare il Viva!, nonostante tutti i problemi di distanziamento sociale che riducono sensibilmente la capienza delle location e gli introiti da botteghino. Il nostro intento è stato quello di mettere in risalto le eccellenze regionali e nazionali, perché crediamo davvero che ci siano artisti con capacità equivalenti a quelle di altre star internazionali. Volevamo dare un palcoscenico di risalto a una scena oggi in grave crisi. Per noi si tratta di una scelta fondamentale e determinante, una scelta soprattutto di responsabilità».
Accanto alla musica, il Viva! prosegue anche nelle sue attività di formazione del pubblico, organizzando una no-stop di concerti, dj-set, incontri e talk su tutto ciò che riguarda la musica dei nostri giorni. A fare da complemento essenziale saranno le bellezze paesaggistiche e architettoniche della Valle D’Itria, che non fungeranno da mera cornice agli eventi ma saranno parte delle performance audiovisive. Locorotondo e la Valle D’Itria rappresentano infatti elementi essenziali per la scelta di Audi di supportare il festival e le sue scelte di diffusione culturale.
«Negli anni Viva! Festival ha sempre inserito nel programma artistico tanti (e nuovi) nomi del panorama internazionale - racconta Sergio Ricciardone, direttore artistico dell’evento pugliese e del C2C torinese - L’emergenza Covid-19 ha però spinto il festival verso un doppio binario programmatico: da un lato il forte spirito di responsabilità, che in questi mesi accomuna il mondo produttivo planetario e in particolare l’ambito dello spettacolo dal vivo. Dall’altro crediamo nel coraggio necessario per continuare la ricerca verso i suoni del contemporaneo, verso l’incontro fra analogico e digitale e verso l’imprescindibile rivendicazione dell’identità del nostro tempo, a supporto delle scene locali e di quella nazionale indipendente».
Il cartellone completo sarà svelato nei prossimi giorni e promette come sempre momenti importanti anche negli incontri pomeridiani e nei dj-set dell’alba.
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