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Lettere alla Gazzetta
Mimmo D’Aloia, Bari
21 Marzo 2017
Si legge in un post su Facebook, cioè quegli aggeggi, lo dico perché non sono un esperto e quindi ad orecchio, che evitano di pensare in proprio e quindi recitano e ricicciano pensieri altrui: «L'ironia è una facoltà a numero chiuso»!
L'ironia, già cos'è l'ironia? Mi è capitato a volte di leggere i telegrammi per le varie ricorrenze della vita. A parte il fatto che li abolirei per legge, ma sono l'apoteosi della banalità.
Come si fa a scrivere ancora per un matrimonio «siate felici come oggi?» Roba da mandare all'aria un matrimonio. Ebbene l'ironia è per me Ennio Flaiano e di recente un Enrico Vaime che ha fatto un concorso a Pescara proprio per il migliore telegramma. Per la categoria congratulazioni ha vinto: congratulazioni caro Ennio, per aver scritto «la dolce vita» autentico capolavoro! Oggi, invece, abbiamo serie difficoltà a buttar giù poche righe di legge per «la dolce morte».
Vergassola fa parte dell'ironia che ammiro, e, questo apre il cuore alla speranza, è invitato ovunque ed ammirato! Anche da chi a volte rudemente ci prende per i fondelli. Anche i giornali gli affidano rubriche: non saranno le più lette, ma le seguono.
Mimmo D’Aloia, Bari
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