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Lettera alla Gazzetta
Carmelo Costanzo, Bari
02 Marzo 2017
Grandi e gravi errori linguistici come “aquisto”, “disciendente”, “rattopo” o “sono stato invitato a un’evento” sono emersi nelle risposte scritte per ingaggiare nuove maestre in Veneto, tanto da costringere gli esaminatori a bocciare oltre il 50% dei partecipanti al concorso. Stiamo parlando di errori che molto spesso sono corretti ai bambini delle scuole elementari, le stesse in cui queste maestre sarebbero dovute andare a insegnare. Alcuni dei bocciati hanno persino aperto dei gruppi facebook prendendo di mira i commissari, tacciandoli di essere stati troppo severi. Le elementari sono le prime classi dove i bambini iniziano a imparare i principi fondamentali della lingua italiana, ossia le basi per conoscere quella grammatica che servirà loro per tutta la vita. La cosa che rattrista di più è che il requisito di ammissione al concorso era la laurea in Scienze della formazione o il diploma magistrale. Certamente bisogna trovare il modo per rattopare la cosa, altrimenti rimarrà un’evento senza soluzione, forse sarà bere acquistare un bel libro di grammatica. Non scholae sed vitae discimus.
Carmelo Costanzo, Bari
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