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Speriamo che Trump faccia bene

 
Nicola Maselli, Bari

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Nicola Maselli, Bari

Mercoledì 23 Novembre 2016, 19:35

Ha ragione il direttore Giuseppe De Tomaso quando scrive: «Altro che modelli elettorali a confronto o in competizione tra loro, fino a quando la scuola si vergognerà di essere severa, e la società civile sarà al servizio della società politica, la selezione della classe dirigente avverrà sempre in senso peggiorativo». Tanto, sebbene, gli opinionisti e i sondaggisti americani avevano previsto la vittoria della Clinton (la voce dei grandi poteri della società americana) ha vinto Trump un Berlusconi-Briatore. È stato il confronto tra i peggiori candidati della storia presidenziale americana. Il popolo sovrano ha votato, e il suo voto è incontestabile, nella speranza di ritrovare il «sogno americano». Mi auguro per gli americani, che il presidente neo eletto, sia capace di riunire tutti gli americani di origine e di lingua e di pelle, in una politica solidale, e di pace. L’America è una grande nazione, ha bisogno di un grande presidente, che sia il padre di tutti gli americani, e non solo per chi lo ha votato e lo ha fatto vincere. E se ciò non avvenisse perderebbe l’America e scenderebbe una lacrima sul volto antico, della immortale statua della Libertà.

Nicola Maselli, Bari

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