La Consulta ha stabilito che è anticostituzionale la norma che attribuisce in maniera automatica il cognome dei padre ai figli. Bene. Quindi, capiterà che il signor Giuseppe Rossi (sposato con Angela Bruni), che ha dato già il suo cognome al figlio Paolo, si troverà il secondo figlio col cognome della madre (Bruni) e la terza, visto che ha divorziato e si è risposato con Luisa Esposito, registrata all’anagrafe come Luisa Esposito. Tre figli, tutti legittimi e naturali, registrati con tre cognomi diversi: Paolo Rossi, Luca Bruni e Luisa Esposito. Un bel casino.
Perché non prendiamo esempio dai finlandesi, che non si perdono in chiacchiere e si semplificano la vita determinando il cognome dei futuri nati, utilizzando non quello storico della famiglia, ma aggiungendo al nome del padre la desinenza «son», se è maschio, o «dottir”, se è femmina. Nel nostro caso, i figli di Giuseppe Rossi si chiameranno all'anagrafe: «Paolo Giuseppeson», «Luca Giuseppeson» e «Luisa Giuseppedottir». Se non altro mette allegria.
Armando Santoro, Bari