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Marcello Buttazzo, Lequile (Lecce)
04 Ottobre 2016
Alcuni atteggiamenti fanno dubitare seriamente della linea coerente di certi assunti, incoraggiando perfino l’antipolitica. Tutti ricordiamo Renato Schifani, fino a poco tempo fa senatore del Ncd, a stretto supporto del governo Renzi. Rammentiamo i suoi toni accesi e propagandistici a difesa e a sostegno della bontà della riforma costituzionale. “Una riforma importantissima, che cambierà in bene la vita degli italiani”: questo era il recente e ostentato parere dell’ex presidente del Senato. Ma con un salto della staccionata, Schifani è tornato, ultimamente, a rinsaldare le fila della casa madre, Forza Italia. S’è così scoperto, all’improvviso, acerrimo rivale della riforma. Addirittura, Silvio Berlusconi lo ha nominato coordinatore delle iniziative di Forza Italia per il no al referendum. Ci chiediamo: cos’è che ha indotto il senatore Schifani a cambiare repentinamente visione? Ma la politica è ancora credibile? È davvero una cosa seria?
Marcello Buttazzo, Lequile (Lecce)
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