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LETTERE ALLA GAZZETTA
Antonio Ingravallo, Mola di Bari
23 Settembre 2016
Noi siamo i libri che scriviamo. Si potrebbe scrivere. Si dovrebbe. Io lo faccio.
Perchè ritenere scontata l'utilità dei libri a prescindere, pretenderne la lettura acriticamente, senza filtri preventivi, senza garanti, titoli. presentazioni, che li garantiscano, senza tener conto della soggettività nei gradimenti, nelle scelte?
Immaginare Polignano che si annulli, si nasconda, dietro i libri che presenta, significa pretendere che gli sforzi, gli obiettivi di un'organizzazione, si muovano secondo le teorie dell'utile idiota! La completezza di chi "tira le orecchie al pubblico" deve considerare queste opportunità, deve considerare che, anche, un libro, può essere escluso dal cestino della spesa, perché "non si arriva a fine mese" non è un semplice slogan! Si va in pizzeria, perché altrimenti, forse, non si andrebbe da nessuna parte e Renzi, purtroppo, non può farci niente! E nessuno dovrebbe speculare sul fatto che "Pinochet" abbia fatto il colpo di Stato in Cile e non in Venezuela. Un altro "Pinochet", forse, ci ha pensato. Può essere un' idea. La si può considerare!
Antonio Ingravallo, Mola di Bari
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