Mi riesce difficile interpretare il pensiero di Silvio Berlusconi che essendo contrario alle riforme del governo Renzi, e quindi schierato per il «NO», si dichiara, nel caso della sconfitta del premier, a formare un governo di «unità nazionale». Sono perplesso: gli vota contro e poi vuole governare con lui. Probabilmente è un modo di dire al premier, dopo aver molto brillantemente svolto il programma che lui avrebbe voluto attuare, di passargli ufficialmente il testimone.
Pasquale Mirante, Sessa Aurunca (CE)