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Timmermans a Taranto, Coldiretti sfila al grido: «Niente Europa senza agricoltura». L'incontro con Emiliano, il sindaco Melucci e l'Ad Dri Italia

 
Redazione online

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Il vice presidente dell'Ue in città per dialogare con i cittadini sulla transizione verde

Lunedì 15 Maggio 2023, 10:40

18:52

TARANTO - Al via l'incontro sulla transizione verde che ha visto arrivare a Taranto Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della Commissione europea e responsabile dell’azione per il clima e il Green Deal europeo.

Fuori dalla sala, in strada, la protesta di Coldiretti, che ha sfilato con alcuni  striscioni al grido: «Niente Europa senza agricoltura. No al cibo laboratorio».

Il nutrito gruppo di agricoltori ha protestato davanti al teatro comunale Fusco di Taranto all’arrivo di Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della Commissione europea con delega all’azione per il clima e il Green Deal europeo, prima della sua partecipazione al «dialogo con i cittadini» organizzato dalla Commissione europea-Rappresentanza in Italia, in collaborazione con Europe Direct Taranto nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da ASviS.

Oltre allo striscione «Niente Europa senza agricoltura, no al cibo da laboratorio» su altri cartelli si legge «Timmermans scendi dal pero!», "Timmermans think different!», «Ue svegliati! la Xylella ti invade», «Stop ai cibi stranieri inquinati, regole uguali per tutti», «L'allevamento non fa inquinamento», «No consumo di suolo, i pannelli mettiamoli sui tetti», «Direttiva emissioni=stalle chiuse», «No alla direttiva ammazza stalle», "No alla distruzione della pesca europea», «Il nutriscore inganna i consumatori», «Ue senza carne e formaggi apre le porte al cibo da laboratorio», «Timmermans non ti è rimasto nulla di socialista».

La Coldiretti parla di un «blitz con centinaia di agricoltori - è detto in una nota - provenienti dalle campagne contro le follie dell’Unione Europea tra normative ideologiche e follie senza freni che rischiano di stravolgere per sempre lo stile alimentare della Dieta Mediterranea e l’agricoltura tricolore».

Intanto, all'interno del teatro il vicepresidente ha sostenuto che «a Taranto possiamo dimostrare che ci può essere un acciaio pulito nel futuro, che è possibile il lavoro pulito, che c'è la possibilità di proteggere l’ambiente e a migliorare l’ambiente e allo stesso tempo di creare lavoro».

L’incontro è moderato dalla giornalista di Sky TG24, Liliana Faccioli Pintozzi. «Per me Taranto - ha aggiunto Timmermans - sarebbe una città simbolica per dimostrare questa realtà perchè quando noi parliamo di neutralità climatica 2050 è bello, ma dobbiamo fare delle azioni adesso. E per avere il sostegno della cittadinanza dobbiamo dimostrare che siamo capaci a risolvere questi problemi e creare lavoro sostenibile e credo veramente che sia possibile qui a Taranto».

Se «ce la facciamo qui a Taranto - ha ribadito il vice presidente della Commissione europea - credo che possiamo farlo ovunque in Europa, ovunque nel mondo». «Per me Taranto - ha osservato Timmermans - è un simbolo. C'è un’opposizione falsa che vuole che scegli o per l’ambiente o per il lavoro. Secondo questa tesi l’azione per il clima sarebbe in opposizione agli interessi dei lavoratori, questo è falso. Il risultato di questa opposizione è che non andiamo veloci in questa transizione, così rallentiamo invece di andare più veloci». 

«Io sono padre e sono nonno. Io non voglio sacrificare nemmeno un bambino per lo sviluppo economico. Le tragedie che avete vissuto qui a Taranto sono tante e per questo voglio puntare su questa città. E’ per questo che dall’inizio del mio mandato ho parlato ogni mese di Taranto, ma non bisogna porre fine alla produzione industriale. Noi dobbiamo avere la forza di ripensare la nostra industria, non di eliminare l’industria ma dare all’industria un futuro sostenibile e chiedo a tutti di aiutarci a farlo».

Frans Timmermans ha risposto così a un intervento del portavoce dell’associazione Genitori Tarantini, Massimo Castellana, nel corso del «dialogo con i cittadini». «Vi dico - ha aggiunto Timmermans - che la Commissione sarà solidale, sarà a sostegno di Taranto, sarà anche a sostegno finanziario di Taranto per andare in questa direzione. Se lo facciamo insieme con l’industria, con le autorità locali, regionali e nazionali ci arriviamo, ce la facciamo. Così possiamo dare un’opportunità di lavoro alle future generazioni».

Per Timmermans è necessario «porre fine alla contraddizione che abbiamo avuto per decenni di conflitto tra ambiente e produzione industriale, di scelta tra salute e lavoro». «Per me - ha concluso - Taranto sarebbe il simbolo del successo di questa transizione». 

«La transizione energetica che passa dalla decarbonizzazione con i finanziamenti ad essa connessi rappresenta la svolta che attendiamo da anni per questa città. Si tratta di una grande opportunità per Taranto e le aziende del territorio. Tuttavia è necessario guardare al fenomeno in modo organico: ben vengano i grandi investimenti infrastrutturali ma non si trascurino le sorti delle imprese locali che saranno chiamate ad utilizzare virtuosamente tale infrastruttura per generare valore e benessere per tutti i cittadini». Lo afferma Fabio Greco, presidente dell’associazione 'Indotto AdI e General Industries', nata da una scissione in Confindustria Taranto. Greco ne ha parlato dopo il convegno di Confapi nazionale sulla transizione verde.

«Occorre dare una spinta - aggiunge il presidente - al volano imprenditoriale tarantino ora fermo a causa delle difficoltà sopra descritte attraverso strumenti di agevolazione del credito, un factoring garantito dallo Stato per affrontare la dilazione dei crediti che le imprese sopportano da oltre un anno e agevolazioni temporanee per il pagamento delle imposte. È questo che chiediamo al governo e ai rappresentati politici locali affinché non si disperda il segmento di economia specializzata del territorio. Sarebbe un grave errore, inoltre, in questa fase, cambiare la governance di ex Ilva perché si metterebbe a repentaglio la promessa di ripresa della produzione». Secondo Fabio Greco, «la produzione industriale non deve ostacolare le ambizioni turistiche di un territorio che può trarre grandi vantaggi anche dalla cosiddetta blue economy alla stregua di grandi città turistiche e industriali sparse in tutto il mondo. Per questo abbiamo consegnato un protocollo di intesa da sottoscrivere con gli enti locali al fine di fare rete per finalizzare i progetti, riqualificare e realizzare infrastrutture ed impianti».

LE PAROLE DI EMILIANO

«Se la Repubblica Italiana decide di chiudere l’acciaieria, certamente Timmermans non può opporsi a questa decisione. Se, viceversa, la Repubblica italiana decide che questa acciaieria deve rimanere aperta, è pacifico che va cambiata la tecnologia e va costruito un sistema che non uccida la gente e che quindi ci consenta di produrre acciaio senza inquinamento. Questa cosa è possibile tecnologicamente, non lo dico io ma lo dice l’Ue, lo dice Timmermans e personalità del mondo della scienza». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a Taranto per incontrare il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Frans Timmermans, impegnato al teatro Fusco per un dibattito pubblico con i cittadini sui temi economici, occupazionali e ambientali della città ionica.

«Gli operai - ha aggiunto il governatore - hanno ragione nel non fidarsi dopo tutti questi anni, ma la visita di Timmermans serve a ricostruire questa fiducia, fermo restando che dobbiamo rivendicare, come Regione Puglia, che avevamo più volte detto che i forni a riduzione diretta erano realizzabili». «Adesso, finalmente, grazie al governo Draghi - ha continuato - questi forni si stanno realizzando e vorremmo sentire anche dal governo Meloni se sono della stessa idea. Io penso di sì, il ministro Urso è della stessa idea e stiamo combattendo come sempre per la salute e per il lavoro».

La Regione Puglia, ha detto ancora Emiliano, «ha sempre chiesto il rispetto delle proprie leggi. Noi abbiamo una legge sulla Valutazione di impatto ambientale preventiva, spesso contestata. Questa legge va applicata e deve essere inserita nell’eventuale accordo di programma». «Come d’altra parte il registro tumori di quest’area - ha concluso - è uno strumento fondamentale che è posto alla base di tutte le indagini della magistratura, sia in quelle passate sia per il futuro, perché questi dati sono aggiornati continuamente e sono disponibili per chiunque».

Timmermans a Taranto, incontro con sindaco e Ad Dri Italia

Colazione di lavoro oggi al Municipio di Taranto per Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, responsabile dell’azione per il clima e il "Green deal» europeo. All’incontro con il sindaco Rinaldo Melucci sono intervenuti, tra gli altri, gli amministratori delegati di «Dri d’Italia» ed Edison Next, Stefano Cao e Giovanni Brianza. Presenze, queste, legate «a due progetti - è detto in una nota di Palazzo di città - molto importanti e in linea con il processo di transizione e decarbonizzazione che ha imboccato il territorio: la realizzazione di due insediamenti per la produzione del cosiddetto preridotto per alimentare anche i futuri forni elettrici dell’impianto siderurgico e di un polo dedicato alla produzione di idrogeno verde».

Il commissario, sottolinea il sindaco Melucci, «ha avuto la possibilità di vedere quanto sia concreto l’approccio che il territorio ha nei confronti dei processi di decarbonizzazione, soprattutto quanto siano avanzati e dettagliati alcuni progetti che potrebbero fare della nostra città l’emblema della transizione green, dopo decenni di reputazione macchiata dall’ingombrante presenza industriale.Taranto è importante per l'Europa, lo ha ribadito più volte Timmermans, proprio per questa ragione. E abbiamo colto, dalle sue parole, un sostanziale sostegno all’accordo di programma che stiamo scrivendo con il contributo di chiunque sia interessato a fare di Taranto un esempio di sostenibilità, una posizione che ci conforta ulteriormente».
Il primo cittadino ha «colto anche una necessità: bisogna far presto - conclude - affinché questi progetti vedano la luce in tempi utili, per poter finalizzare le risorse che l’Europa ha garantito. Un messaggio che trasformeremo in operatività, per evitare che il territorio perda un’occasione così importante».

LA VISITA A BELEOLICO

Il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, nel corso della sua giornata a Taranto, questo pomeriggio ha visitato Beleolico, il primo parco eolico marino del Mediterraneo. Sulla banchina del molo polisettoriale lo ha accolto Riccardo Toto, direttore generale di Renexia (la società che ha realizzato l’impianto) «che - viene spiegato in una nota - ha avuto modo di raccontare a Timmermans tutto l’impegno profuso per il completamento di un’opera che concretamente sta dando al capoluogo ionico un ruolo primario nel processo di transizione energetica». Presenti anche il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, il vicesindaco Fabrizio Manzulli e alcuni ricercatori di Jonian dolphin conservation (Jdc). La stessa associazione Jdc è un partner di Renexia, con cui è stato definito un protocollo per il monitoraggio dei cetacei sia durante l’installazione delle turbine, sia nell’attuale fase in cui il parco è a regime.

«Beleolico - ha commentato Toto - è il primo esempio che a Taranto un nuovo modello industriale è possibile, più sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale e che oggi già sta dando i suoi frutti fornendo energia pulita per il porto di Taranto. Ne è conferma la speciale attenzione che il vicepresidente Frans Timmermans ha voluto riservare al progetto, con una visita all’impianto, mostrando all’Europa che il vento che soffia su Taranto, con altri nuovi progetti e ampie prospettive di occupazione, è lo stesso che muove le pale del nostro parco eolico, un’opportunità di crescita e di cambiamento per il paese e per il territorio»

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