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Il Coronavirus visto con la lente della macchina fotografica: solo occhi e mascherine

 
Graziana Capurso

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Graziana Capurso

L'idea del fotografo foggiano Fabrizio Scopece si chiama «Proximity - two meters away» : una serie di scatti fatti durante la quarantena a persone comuni per documentare la bellezza dei particolari al tempo del Covid 19

Sabato 02 Maggio 2020, 21:12

22:01

FOGGIA - Il lato bello della quarantena: avere la possibilità di concentrarsi sulle proprie passioni. Nasce così il progetto fotografico «PROXIMITY - two meters away» del fotografo foggiano Fabrizio Scopece che ci ha scritto per presentarci la sua interpretazione della realtà al tempo del Coronavirus. 

«Ho realizzato, durante questi mesi di emergenza Covid-19 questo progetto fotografico. L'idea è stata quella di comporre una serie di scatti di ritratto, il cui "focus" principale consistesse nello sguardo stesso dei soggetti che indossano mascherine», sottolinea il fotografo. «Sentivo di voler evidenziare gli occhi, gli sguardi della gente e delle persone comuni in questo tempo di quarantena. Così ho voluto porre l'accento sul fatto che, mai come in questo momento, abbiamo una grande possibilità tra le mani: quella di concentrare le nostre attenzioni sui particolari, sui dettagli a cui spesso non facciamo caso perché presi dalla routine della vita ordinaria. Dettagli - sottolinea - che ho voluto riconoscere appunto negli sguardi, autentiche finestre sul mondo interiore di ogni persona». 

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