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Locorotondo, fusti metallici con rifiuti pericolosi tombati nel sottosuolo: due indagati

 
Redazione online

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risponderanno di inquinamento ambientale e omessa bonifica

Mercoledì 04 Novembre 2020, 11:01

LOCOROTONDO - A conclusione di una delicata e articolata attività di indagine a tutela dell’ambiente e del territorio, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari nella giornata di oggi i militari del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Guardia Costiera di Bari hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso nei confronti di due soggetti, uno di Locorotondo ed uno di Bari, indagati per i reati di inquinamento ambientale e per omessa bonifica.

Le indagini che si sono sviluppate per circa un anno e mezzo hanno permesso di accertare che gli indagati, in concorso tra loro, hanno cagionato un deterioramento significativo del sottosuolo in agro di Locorotondo mediante tombamento di rifiuti speciali anche pericolosi derivanti da lavorazioni industriali i quali, nel caso di fusti metallici, mediante la corrosione del contenitore si disperdevano nell’ambiente circostante.

Inoltre, il proprietario del terreno in cui sono stati rinvenuti i rifiuti tombati, pur essendovi obbligato per legge, non ha provveduto alla bonifica, al ripristino, al recupero ed alla messa in sicurezza del sito inquinato.

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