In Puglia e Basilicata
Facciamo un po' di pulizia mentale
26 Maggio 2020
Michele Pacciano
Anche nel mondo della disabilità abbondano le frasi fatte.
Quante volte vi sarete sentiti ripetere: " Sei una persona speciale, ogni giorno dai l'esempio a tutti noi.
Ti verrebbe voglia di rispondere: " Grazie, sono stufo di essere speciale. Vorrei tanto, per una volta diventare normale!"
Oppure, l'ennesima castroneria:" i disabili sono angeli!"
Vi posso assicurare, che quando vogliono i disabili sanno essere molto cattivi e pungenti, giusto per usare un eufemismo.
Le persone con disabilità, non sempre, possono sopportarsi tra loro, e questo è anche comprensibile, perché ognuno si vede specchiato nell'altro, quello che dico è ancora più vero e lacerante per le persone con disabilità cognitiva e psichica.
Forse, invece di inseguire inezie, usate inconsciamente come lavacri lustrali, per una coscienza che si arrampica troppo spesso sulla propria impotenza, faremmo meglio a guardare Ogni realtà e ogni persona negli occhi.
Certo convivere con la disabilità non è facile, ma se pensassimo alle persone con difficoltà, come persone con una propria normalità che non deve essere omologata per forza ai nostri schemi, i disabili diventerebbero anche per noi, semplicemente, Michele, Alessandra, Santo!
Con Le loro difficoltà, che non sovrastano la loro umanità né più né meno che tutti.
Ah, dimenticavo: non chiedete mai ad un disabile, quale sia il senso della vita. sarà troppo impegnato a viverla, per potervi rispondere.
La forza e la volontà di vivere non sono doni inconsci, come la fede, per chi crede, si conquistano giorno per giorno, con la caparbietà di chi non vuole mollare e di chi si aggrappa alle cose positive invece di arrendersi.
Non è coraggio o specialità, più semplicemente è spirito di conservazione.
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