Sabato 06 Settembre 2025 | 16:06

I miracoli esistono. Grazie San Nicola!

 
Gianni Ciardo

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Gianni Ciardo

I miracoli esistono. Grazie San Nicola!

Vi chiedo scusa in partenza se un po’ mi lascerò andare, ma devo ancora smaltire il gusto, l’entusiasmo, la lusinga e, tutto sommato, questa specie di sbornia che mi ha dato, aver vissuto «da molto vicino» la mia caravella il 7 di maggio

Lunedì 12 Maggio 2025, 10:08

Buongiorno! Eccomi. Finalmente insieme anche oggi 12 maggio. Vi chiedo scusa in partenza se un po’ mi lascerò andare, ma devo ancora smaltire il gusto, l’entusiasmo, la lusinga e, tutto sommato, questa specie di sbornia che mi ha dato, aver vissuto «da molto vicino» la mia caravella il 7 di maggio.
Dovrei definire quel che ho fatto «regia», però preferisco dire «da molto vicino».
So che è prestigioso essere chiamato regista, ma devo constatare che non avendo la barba, una sciarpa rossa, gli occhialini azzurri, ma soprattutto una bandana (che io chiamo una pezzingap) preferisco evitare. Capita l’antifona?
Bene, comunque per quanto mi riguarda mi hanno riferito che circa 100.000 spettatori erano presenti, addirittura in ordine e con attenzione rigorosa.
Sicuramente quello che ha attirato maggiormente l’attenzione è stata la presenza di una «gru» al centro di corso Vittorio Emanuele. Ci voleva! Che sarebbe stato un corteo storico senza una gru? La gru, la gru dai un bacio a chi vuoi tu!
Un bacio andava dato dall’alto a tutto il Corteo, al Ricordo e al ritorno della Caravella.
Adesso non voglio esagerare con i paradossi però la cosa che mi ha colpito di più, è stata che ho camminato al centro di Corso Vittorio Emanuele senza essere investito. Queste sono soddisfazioni. Oddio, c’è da dire che con me ci stava oltre al sindaco Vito Leccese, pure il governatore Michele Emiliano e le presidenti delle circoscrizioni che non sono stati investiti nemmeno quando mi sono assentato per un po’. È stato un successo!
Va bene, lo riconosco, io scherzo, perché fa parte della mia seria indole che mi contraddistingue e mi differenzia da molti o quasi tutti.
Ad un certo punto fra tante interviste che mi hanno fatto mi hanno chiesto: «Gianni, ma tu come ti definisci?» E io ho risposto così: «Mi sento onorato di essere un nobile bastardo».
A proposito di nobili, ho notato l’assenza di Antonio Decaro. Sicuramente sarà stato lontano da Bari per impegni esteri e certo più importanti di un umile Caravella. Comunque è perdonato, perché San Nicola è un santo e non un politico. Posso solo sperare che l’anno prossimo non mancherà, anche se… ci sarò ancora io! Questa è una promessa che faccio, nonostante io non sia un politico. Capita l’antifona?
Bella, bella, bella questa Caravella, con le percussioni, i cavalli, gli sbandieratori, i mangiatori di fuoco, le danzatrici e i danzatori, i marinai, i figuranti, la Caravella, la banda e l’orchestra che ha suonato in omaggio al Santo persino «Because» e «Và pensiero»!
Si, perché la musica non ha tempo, non ha una data precisa quando è bella e chi non lo ha capito, lo capisco, ma non capisce niente di Arte.
Le processioni, le rievocazioni storiche si nutrono sempre di questi salti temporali fra gli spartiti, perché le orecchie godono e gioiscono a pensare quanta bellezza ha creato l’essere umano, tutte le orecchie, anche quelle del Santo onorato.
E quindi, Musica Maestro (!) con i tenori, i soprani, i cori. A proposito di cori, c’è stato anche quello dell’Ordine degli Avvocati di Bari. Gli avvocati possono sempre servire per difendermi.
La Gazzetta del Mezzogiorno c’è ed è per questo motivo che scrivo e dico delle cose che con Facebook non scriverei, anche perché lo fanno tutti. Comunque, devo un grazie. Un grazie a tutti e a tutte per quello che hanno fatto e mi hanno dato. E un grazie a San Nicola. I miracoli esistono. Io ci credo. San Nicola ne ha fatto un altro ancora: mi ha convertito alla regia della sua caravella, nonostante io non abbia mai creduto alle regie. Come lo chiamate? Non è un altro miracolo questo?!

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Gianni Ciardo

Ciarderie

Biografia:

Che ci fa Gianni Ciardo sulle pagine Gazzetta? È presto detto. Il noto comico di Bari ogni lunedì scrive sul nostro quotidiano i suoi pensieri in libertà. Ecco a voi le «Ciarderie» commenti semi seri su attualità, cultura e dintorni con la solita verve che contraddistingue l'attore che della baresità è il porta bandiera.

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