Tatiana e Dragos camminavano a braccetto verso casa la sera del 24 novembre, il giorno in cui Tatiana ha fatto perdere le proprie tracce nascondendosi a casa del 30enne, a Nardò, dove ieri sera è stata ritrovata viva dopo 11 giorni di apprensione. Sono queste le immagini di videosorveglianza che ieri hanno dato (per fortuna) una svolta alle indagini sulla sua scomparsa, ribaltando completamente il tragico epilogo che in molti si aspettavano.
«Io ho consigliato a Dragos di dire tutto quello che doveva dire, di riportare la verità e di essere collaborativo con le forze di polizia per dare l’esatta veritiera ricostruzione di quello che è avvenuto, senza tacere di episodi singoli o motivazioni particolari» ha detto Angelo Greco, legale di Dragos Ioan Gheormescu il 30enne di Nardò, parlando ai giornalisti a pochi metri dall’'appartamento dove risiede il giovane e dove ieri sera è stata trovata Tatiana.
L’avvocato ipotizza che dopo l’intervista di Dragos a 'Chi l'ha visto' i due giovani possano essersi resi conto «della rilevanza nazionale che aveva assunto la vicenda ed anche delle conseguenze». «Vivevano - ha aggiunto - un momento di affetto, di sentimento che magari ha alterato il tutto». L’avvocato ha poi precisato che gli «originari capi d’imputazione oggetto del decreto di perquisizione, ovviamente sono venuti meno».















