Bisogna dirlo: la Puglia non è solo il mare. È una bellezza composita, variegata che sorprende in ogni suo aspetto, anche nell’entroterra, dove comunque i profumi e i colori riportano inevitabilmente ad un mondo che sa di Mediterraneo.
E viene anche da dire che piccolo è bello in questa regione fatata, che regala al turismo risultati sorprendenti ormai da tempo e che si è conquistata il titolo di destinazione tra le più richieste sia in Italia che all’estero.
In questo contesto ogni cosa è importante, anche se per la gente del posto tutto sembra fare parte della normalità. I trulli per esempio, e Alberobello, luogo di elezione proprio per queste costruzioni così particolari da diventare connotative del territorio. Un tempo abitazioni dei contadini, costruiti a secco, considerate case umili e forse poco appetibili dal punto di vista commerciale, oggi sono invece diventate in molti casi residenze esclusive e ricercatissime grazie anche all’opera di recupero che ne è stata fatta in chiave moderna. I trulli fanno parte ormai dell’immaginario collettivo, chi non ha sognato di visitarne uno o di poterlo abitare? Piacciono sia al turismo del nostro Paese ma anche agli stranieri che vengono in Puglia per scoprirli, ed il loro passaggio da residenze sostanzialmente povere ad abitazioni di lusso è come fosse una grande metafora.
Sono luoghi in cui gli estremi si toccano: così succede presso «Le Alcove», albergo nei Trulli di Alberobello definito «small luxury hotel» a 5 stelle, dove si può provare la sensazione di rivivere la vita contadina trovandosi in un contesto sofisticato ed elegante. La scelta della proprietà è stata quella di non cambiare la «carta di identità» di queste strutture, mantenendone i caratteri essenziali grazie ad un restauro molto accurato, affidato ai cosiddetti «maestri pietrai» che hanno utilizzato materiali originari creando un contesto fedele all’antico ma rispettoso della modernità.
Così, con la storia che si racconta da sé, hanno preso vita le sei dimore indipendenti dell’hotel collocato nella splendida Valle d’Itria: Il Poeta, La Tessitrice, Il Sognatore, Il Cantastorie, La Levatrice, Il Cavaliere. Ognuna è diversa dall’altra, cosa fortemente voluta dalla proprietà. La sensazione è di entrare in mondi diversi e, perché no, nel massimo comfort.
Le hanno chiamate alcove, forse proprio per rievocare un ambiente intimo e protetto dove ci si può sentire al sicuro, o per proiettarsi in un clima fiabesco vissuto da principesse e cavalieri, da re e regine con i loro letti sontuosi tra trine e velluti.
A volte basta entrare in un hotel per ritrovare l’incanto.

Bisogna dirlo: la Puglia non è solo il mare. È una bellezza composita, variegata che sorprende in ogni suo aspetto, anche nell’entroterra, dove comunque i profumi e i colori riportano inevitabilmente ad un mondo che sa di Mediterraneo
Venerdì 10 Novembre 2023, 10:53
Biografia:
Quante storie si nascondono nelle mura di un hotel. Il diario di bordo scritto da Barbara Bonura negli alberghi più belli e suggestivi dello Stivale.
Barbara Bonura
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