Ha da poco concluso la sua traversata da Foggia a Tokyo in bicicletta, percorrendo oltre 25mila chilometri in 22 Paesi dell’Asia. E adesso si prepara alla sua nuova avventura: conquistare il continente americano. È inarrestabile Stefano La Torre, 28enne di Foggia che, ai suoi quasi 59mila followers di Instagram, racconta i suoi viaggi intorno al mondo su due ruote. Viaggi in cui non rinuncia a portare con sé un pezzo della sua terra: i panzerotti.
Laureato in Scienze Gastronomiche, Stefano è infatti food technologist e ambasciatore ufficiale dell’Università di Foggia, che porta i sapori della tradizione nelle case di chi lo ospita in giro per il mondo o di chi semplicemente incrocia il suo cammino. Un letto per un panzerotto.
E proprio i panzerotti lo aiutano nel raccogliere fondi per il suo prossimo viaggio. In questo mese di agosto si è fermato anche a Bari, sul waterfront di San Girolamo-Fesca, negli spazi di Tortuga, in un evento organizzato da Tou.Play per friggere in compagnia e raccontare a tutti le sue avventure in bici, la sua “Ciaccanella”.
“Nasco da una famiglia di pizzaioli - racconta alla Gazzetta Stefano -, a 20 anni mi sono trasferito a Londra dove cucinavo pizze e panzerotti, poi ho raggiunto mio fratello in Australia per lo stesso lavoro. Poi insieme abbiamo intrapreso un bel viaggio in camper, ma un incidente quasi mortale ci ha costretti a tornare in Italia. Una volta tornato mi sono iscritto all’Università di Foggia, poi a 25 anni la svolta: ho iniziato a viaggiare in bicicletta”.
Tante le sue imprese: quella in Asia è solo l’ultima in ordine cronologico, ma nel 2024, dopo aver viaggiato per tutta l’Europa, ha risalito l’Africa partendo da Città del Capo e percorrendo Sudafrica, Namibia, Botswana, Zambia, Mozambico, Malawi, Tanzania, Burundi, Ruanda, Uganda, Kenya, Etiopia e Gibuti.
Un’avventura non sempre facile: “Ho anche trascorso una notte in carcere in Etiopia per questioni legate al visto”, spiega Stefano, una storia che ha già ampiamente documentato sui social, dove è conosciuto con il nickname di “My Friend”. “Ma mi hanno trattato bene, oggi posso ripensarci con il sorriso”.
Ma sono tante le storie che custodisce nel suo bagaglio culturale e di vita immenso. “Il mio primo viaggio su due ruote è stato da Foggia a Istanbul. Poi…ho deciso di vedere il mondo intero”. E di entrare nelle case delle persone per trasmettere loro la buona cucina pugliese: “Ho cucinato panzerotti nei villaggi africani, nelle case di famiglie coreane, tra le montagne dell’Himalaya. Ovunque riuscissi a trovare olio e farina, andava bene. Il lievito secco lo portavo sempre con me. E tutti hanno sempre apprezzato…Una delle missioni dei miei viaggi è proprio questa: portare in alto il nome della Puglia”.
“Adesso concluderò il mio viaggio nel mondo partendo dall’Alaska fino ad Ushuaia”, racconta.