FRANCAVILLA FONTANA - Sono state documentate diverse decine di consegne di quantitativi ingenti di droga (tra un minimo di 100 grammi fino anche a circa 2,5 chilogrammi), avvenute sempre in luoghi diversi per eludere i controlli delle forze dell'ordine, nell'ambito delle indagini che, la notte scorsa, hanno portato i carabinieri del Comando provinciale di Brindisi e della Compagnia di Francavilla Fontana ad arrestare sei persone a Francavilla Fontana, San Pancrazio Salentino, Ostuni e Carovigno, (di cui 5 in carcere e 1 ai domiciliari), indagate per traffico di sostanze stupefacenti continuato in concorso.
Per l'esecuzione del provvedimento cautelare emesso dal gip del tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica, i militari sono stati supportati da due unità antidroga del Nucleo Cinofili di Modugno (Bari), dello Squadrone Eliportato dell'Arma Cacciatori 'Puglia' e da un team dell’Aliquota di Primo Intervento del Comando Provinciale. Secondo quanto accertato i componenti del gruppo criminale hanno anche fatto uso di un casolare apparentemente abbandonato e non nella loro diretta proprietà, al fine di custodire e confezionare in modo riservato vari quantitativi di sostanze stupefacenti, le cui singole consegne potevano anche raggiungere un valore di circa 5.000 euro. Il provvedimento restrittivo scaturisce dalle attività investigative, supportate anche da intercettazioni, condotte dai militari della Compagnia di Francavilla da luglio 2021 a dicembre 2022.
I sei destinatari delle misure cautelari hanno tutti precedenti penali e sono di età compresa tra i 46 e i 64 anni. Nel corso delle indagini è stato possibile individuare i ruoli ricoperti da ciascun indagato, di cui cinque fungevano da fornitori di stupefacente all’ingrosso in più territori delle province di Brindisi e Bari, mentre uno si occupava dello spaccio al dettaglio. Come emerso durante gli approfondimenti investigativi, alcuni indagati ritenevano di essere pedinati dalle forze dell’ordine.
Proprio in tale ottica, allo scopo di eludere le indagini, alcuni degli arrestati hanno anche fatto uso del casolare solo apparentemente abbandonato. È stata anche individuata l’esistenza di diversi canali di approvvigionamento di sostanze illecite, provenienti dalla Lombardia e dall’Abruzzo, in relazione ai quali i carabinieri già all’epoca avevano eseguito l’arresto in flagranza di reato per detenzione di stupefacenti di 4 persone ed il sequestro di oltre 10 chilogrammi di droga di vario tipo (eroina, cocaina, hashish e marijuana) e 10 chilogrammi di sostanza da taglio.
