BARI - «Il nuovo Codice degli appalti pubblici, entrato in vigore il primo luglio scorso, non ha bloccato il sistema di appaltistica pubblica perché, solo nei mesi di luglio, agosto e settembre, sono stati richiesti più di 100.000 cig, per 52 miliardi relativi alle opere pubbliche».
Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in collegamento da Roma con il convegno «I ponti e le gallerie italiane del Pnrr» organizzato a Bari dalla Scuola di ingegneria e architettura.
«E' un Codice - ha aggiunto Salvini - che punta al raggiungimento del principio della fiducia nei confronti dei professionisti, degli amministratori locali e degli imprenditori. Conto che dia risultati l’accordo con Ance e Anci e di fare il tagliando a questo codice il 31 dicembre perché non pretendiamo la perfezione, ci sarà sicuramente qualcosa da aggiornare e accompagnare e lo faremo con i professionisti insieme ai quali lo abbiamo scritto». Salvini ha precisato che "insieme ad altri professionisti ci accingiamo a scrivere il nuovo Testo unico dell’edilizia e delle costruzioni, mentre la prossima settimana arriva nelle Aule parlamentari il nuovo Codice della strada. Sono tre codici che necessitavano da anni, in alcuni casi da decenni, un aggiustamento e una revisione».
«Ieri abbiamo approvato in Consiglio dei ministri una legge di Bilancio, che ora passerà al vaglio del Parlamento, che copre, a 52 anni dalla fondazione per legge della società Stretto di Messina, l’intero fabbisogno economico e finanziario nel corso degli anni dall’apertura dei cantieri, nell’estate 2024, al primo treno e alla prima auto che passeranno sul ponte fra Sicilia e Calabria nel 2032», ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti.
Salvini ha precisato che il ponte sullo stretto di Messina «è un’opera ingegneristicamente e architettonicamente unica nel suo genere», ovvero «un ponte a campata unica di tre chilometri e 300 metri». «Stiamo seguendo passo passo la sua evoluzione - ha aggiunto -. Per l’ingegneria e imprenditoria italiana sarà un’occasione unica al mondo, un’opera imponente e ambiziosa».
«Entro ottobre aggiorneremo per la prima volta un Piano idrico nazionale per evitare di inseguire ogni volta le emergenze, perché abbiamo sotto controllo più di 500 dighe su tutto il territorio nazionale. Anche su questo conto di portare norme e un quadro generale di finanziamenti adeguati».
Salvini ha poi aggiunto che, come governo, «ci siamo dati l'obiettivo di durare cinque anni perché in questo tempo, per le imprese e i professionisti, è possibile ipotizzare un percorso di medio termine, avendo un ministro che si occupi dello stesso dossier per tutti e cinque gli anni della legislatura». «Il mio cruccio è che un ingegnere di prima nomina assunto al Mit abbia uno stipendio medio di 1.500-1.600 euro al mese. Con i costi di affitto che ci sono a Roma si tratta di sopravvivenza, quindi spesso un ministero fondamentale diventa una fase di passaggio in attesa che un privato assuma queste risorse pagandole di più». «Mi faccio quindi carico - ha aggiunto - di un adeguamento delle retribuzioni dei pubblici dipendenti perché è assolutamente fondamentale». Salvini ha inoltre evidenziato che "i prossimi anni sono quelli che possono far fare un salto infrastrutturale, economico, ambientale e sociale all’Italia come è accaduto nel secondo dopoguerra». «Stiamo lavorando per velocizzare e sbloccare le opere - ha detto - come sta avvenendo per l’alta velocità fino a Reggio Calabria, per la Napoli-Bari, per la Maglie-Leuca».
La Puglia, ha concluso Salvini «sarà la prossima regione che a novembre visiterò per presentare tutti i cantieri aperti e in progettazione a cura del ministero».