BARI - “Questa è la condizione in cui ci si ritrova al Pronto soccorso del San Paolo se si ha la sventura di dover aspettare notizie della propria nipotina tredicenne". A registrare il video è la parente di un altro ricoverato, a denunciare è invece Luigi Rubino, un imprenditore 67enne residente a Santo Spirito.
“Mentre mia nuora era dentro con la figlia - racconta - io, mia moglie e mio figlio sabato scorso siamo rimasti fuori ad aspettare dalle 19 alle 2 di domenica in attesa di sapere cosa fosse capitato alla bambina. Possibile però che non ci sia una sala d’aspetto dove potersi sedere? Eravamo almeno una ventina senza un minimo di accoglienza”.
Ma c’è di più. A far arrabbiare Rubino è soprattutto quanto accaduto al momento del malore della ragazzina. “Mia nipote è svenuta nelle vicinanze del bar Fracafló a Santo Spirito. Era con delle amichette. Fortunatamente è stata soccorsa da alcuni adulti di passaggio. Ma nessuno di loro e poi neanche mio figlio Nicola sono riusciti a contattare il 118 per almeno un quarto d’ora. Nessuno rispondeva. Ho telefonato al 113, che poi mi ha richiamato per sapere se avessi risolto. Certo, ma senza alcuna ambulanza. Una volta arrivato sul posto, ho caricato io stesso la bambina in macchina e l’ho portata in ospedale. Dei mezzi di soccorso nessuna traccia. Come sta ora mia nipote? Bene per fortuna. Ma farà altri accertamenti”.
Dalla Asl, però, cadono dalle nuvole: proprio di recente è stata allestita una struttura, peraltro coperta, per accogliere i parenti dei pazienti. «Faceva caldo, forse per questo chi c’era ha preferito rimanere all’aperto», hanno risposto dall’azienda sanitaria locale.