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La voglia di verità nei «Maledetti ritornelli» di Cristiana Verardo: fuori il nuovo album

 
Bianca Chiriatti

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Bianca Chiriatti

Esce oggi su etichetta G-Rodischi, prodotto da Filippo Bubbico e distribuito da Believe

Martedì 18 Maggio 2021, 09:21

Memorie di amori passati, tormenti, emozioni del presente e imprevedibilità del futuro: questo e molto altro è «Maledetti ritornelli», il nuovo disco della salentina Cristiana Verardo, che esce oggi su etichetta G-Rodischi, prodotto da Filippo Bubbico e distribuito da Believe. Un album in cui la cantautrice, già vincitrice del Premio Bianca D’Aponte 2019, racconta storie di tutti i giorni, scavando in profondità con la grande sensibilità che in più occasioni ha dimostrato di avere. Un percorso che l’ha portata a collaborare, tra gli altri, con il collega napoletano Gnut (Claudio Domestico) per il brano che dà il titolo a tutto il progetto, «Maledetti ritornelli», e la cui lavorazione è stata anche raccontata in un documentario prodotto da Teresia Film e diretto da Giuseppe Pezzulla, con il sostegno di Puglia Sounds Producers.

Non facile pubblicare un disco in questo momento storico.
«Lo faccio anche perché sto già scrivendo molte altre cose, diverse. Siamo sempre in evoluzione, alcune canzoni di quest’album le ho composte nel 2019, ma credo che tutto debba essere messo al mondo al momento giusto. È un atto per dire “io ci sono”, nonostante l’instabilità continuo a lavorare, mi faccio trovare pronta».

Cosa c’è in «Maledetti Ritornelli»?
«Tanta voglia di verità. Paradossalmente rispetto al primo album questo è meno «impegnato», sto cercando di asciugare il mio stile quanto più possibile, a livello di linguaggio e di suoni, per raggiungere la semplicità, concetto molto complicato. Un disco che racconta cose vere, in modo semplice».

Con tante collaborazioni all’interno...
«Man mano che lo componevo, la musica e le voci mi risuonavano in testa con il suono degli artisti che poi ho scelto. Li stimo tutti moltissimo, ci sono realtà salentine, Cesare dell’Anna e Girodibanda, Redi Hasa, il trio di voci composto da Maria Mazzotta, Rachele Andrioli e Enza Pagliara, che sono una vera «carta d’identità» del Salento e che ho voluto per «Chiance». Ancora Gnut, Mimì Ciaramella degli Avion Travel, il romano Alessandro D’Alessandro… impossibile citarli tutti, mi sento molto fortunata non solo a poter collaborare con loro, ma ad averli nella mia vita».

La copertina del disco è abbastanza forte
«La foto è di Daniele Met, ma quello che si vede nel progetto grafico, curato da Freejungle, è proprio un assorbente, che rappresenta un po’ il «Maledetto Ritornello» per eccellenza nella vita di una donna. Con questo simbolo voglio unirmi sia alla lotta contro la “tampon tax”, sia a quella contro le differenze di genere».

Prossimi appuntamenti?
«Il 29 maggio presento il disco alla Casa della Musica a Settimo Torinese, concerto inserito nella Programmazione Puglia Sounds Tour Italia 2020-2021. Per il resto c’è tanto in ballo, nonostante il periodo non favorevole: stiamo continuando con le prove, sperando in un’estate movimentata, piena di musica».

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