Nella seconda metà degli anni ‘60, nelle università della Germania Ovest, nasce il primo movimento studentesco europeo.
Berlino, città all'epoca divisa in blocchi, espressione della Guerra Fredda tra Est e Ovest, da poco separata (nel 1961) in virtù della costruzione di un muro che separava la parte orientale da quella occidentale, con la sua Università, è il centro della protesta.
La lega degli studenti socialisti tedeschi, l’Sds, si propone come organizzazione extraparlamentare e ha l’obiettivo di cambiare l’assetto della società tedesca.
La sua strategia, basata sulla non-violenza, vuole porre le basi per un processo rivoluzionario realizzabile in tempi lunghi.
Ma, per alcuni studenti, le manifestazioni non sono sufficienti a cambiare le cose. È necessaria la lotta armata.
Nella trasmissione televisiva «Passato e Presente», in onda nella giornata di oggi alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli parla di questo argomento con il professor Ermanno Taviani.
Nel maggio del 1970 si forma il primo gruppo terroristico che, per quasi un decennio, seminerà terrore e morte in tutta la Germania ovest: la Rote Armee Fraktion, la Raf. Insieme ad Andreas Bader, Gudrun Ensslin, Karl Raspe, aderisce al gruppo terroristico anche Ulrike Meinhof, nota giornalista militante nella sinistra radicale.
Diventerà la banda Baader-Meinhof.