Sabato 06 Settembre 2025 | 16:40

Le star dei Lakers tra trionfi e droga in «Winning Time»

 
Marzia Gandolfi

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Marzia Gandolfi

Le star dei Lakers tra trionfi e droga in «Winning Time»

«Winning Time», la serie tv sui campioni dello sport

Bagnata dal sole della California, la serie racconta le origini dello «Showtime», la stagione che trasformò gli atleti in superstar

Venerdì 17 Giugno 2022, 13:11

Bagnata dal sole della California, Winning Time racconta le origini dello «Showtime», la stagione che trasformò lo sport in arte (di vivere), gli atleti in superstar, l’outsider in campione e il basket in intrattenimento di massa. Jerry Buss (John C. Reilly), visionario mercante di sogni che frequenta col medesimo fervore il playground e la Playboy Mansion, decide di «riscattare» i Lakers nel 1979 perché «solo il sesso e il basket lo fanno sballare». Per dimostrare che una partita può farsi spettacolo erotico e riempire gli stadi, scommette tutto sulla squadra di Los Angeles, sul folgorante Earvin Magic Johnson (Quincy Isaiah) e sul suo opposto, il grande corpo timido di Kareem Abdul-Jabbar (Solomon Hughes). Se il primo si infiamma a contatto col mondo, il secondo mantiene una distanza naturale.

Insieme concretizzano il progetto di Buss e pongono le basi di una leggendaria dinastia. Prodotta e realizzata da Adam McKay, la serie HBO in onda su Sky assume la filosofia dello showtime, riff funk, regia nevrotica, montaggio epilettico, effetti old school (split screen, zoom, immagini in super 8), e il suo carattere eccessivo rimanendo plausibile grazie a un cast stordente e credibile sul campo, una sfida per uno sport tecnico come il basket. La politica, il razzismo di una parte della Lega e il sessismo onnipresente, resta sullo sfondo fagocitata dal sovraccarico estetico, le tribolazioni dell’impero, l’appetito di gloria, i record e il talento in eruzione di uomini che diventeranno leggende passando il pallone. Dopo aver guardato il cielo e l’apocalisse climatica a venire (Don’t Look Up), McKay scruta con sguardo meno ansiogeno le stelle giallo-porpora, la costellazione più iconica della storia dello sport.

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