Sabato 06 Settembre 2025 | 14:30

Ristorazione in Puglia, un bilancio in chiaroscuro

 
Barbara Politi

Reporter:

Barbara Politi

Ristorazione in Puglia, un bilancio in chiaroscuro

Agostino Bartoli (Gatto Rosso): «Bisogna fare squadra per far crescere il territorio, colmando vecchie e nuove lacune»

Mercoledì 25 Settembre 2024, 09:41

C’era da aspettarselo. Quello della destagionalizzazione resta un tema che, quando toccato, anima qualche risentimento, soprattutto in Puglia, terra vocata a vivere l’estate tutto l’anno, o quasi. Gestione del territorio, sostegno da parte delle istituzioni e programmazione strategica, sono le questioni che accendono il confronto fra gli imprenditori locali, aperto nei giorni scorsi da Fabio Rizzo, titolare di ben tre attività nel Sud Salento. Con uno sfogo sui social, il ristoratore ha evidenziato il calo che il Salento ha registrato «a luglio e nei primi giorni di agosto»: «Almeno un 30% in meno di presenze. Abbiamo constatato il calo delle telefonate e delle interazioni sui social e sul sito. Solo un occhio colpevolmente miope può negarlo», aveva sentenziato il proprietario di “Meraviglia by Farmacia dei Sani”, “Farmacia dei Sani” e “Farmacia dei Contenti” che come souvenir di fine stagione, a causa del forte stress, ha rimediato la rottura dei capillari dell’occhio.

Numerosi e solidali i commenti sopraggiunti da parte di colleghi ristoratori e dei clienti. «Prima di pensare alla destagionalizzazione del turismo dovremmo pensare a un’estate che dal punto di vista dell’affluenza registra il tutto pieno (turismo di profilo medio-basso) solo nel mese di agosto. Luglio è tornato ad essere un mese completamente morto, mentre a maggio e giugno ci salviamo in parte grazie alla presenza degli stranieri. Per la politica, invece, va sempre tutto bene; Salento sold-out e così via», ha replicato Alfredo Prete del “Lido York” di San Cataldo, marina di Lecce. «Aggiungerei che non basta creare delle aziende modello se non cresce l’intero territorio. Il Salento in questi anni è diventata una terra completamente devastata», ha sentenziato Francesco Barba, pluripremiato produttore dell’olio “Donna Oleria”. «Destagionalizzazione: ho imparato questo termine ai tempi della scuola alberghiera trent’anni fa e nulla è cambiato da allora. Bisogna avere gli strumenti culturali per cambiare le cose e una mentalità imprenditoriale lungimirante», ha aggiunto su Facebook Stefano Nisi de “La Piazzetta 2.0” di Otranto.

Ad alimentare il dibattito, oggi, è Agostino Bartoli, titolare del ristorante “Al Gatto Rosso” di Taranto che, sulla questione, offre una diversa prospettiva territoriale. «Problematiche e vantaggi sono diversi, a seconda di quale provincia pugliese si prende in esame. Il Salento è differente dalla Valle d’Itria, dalla Terra di Bari o da Taranto. Ma in generale, mi sento di condividere l’affermazione del collega salentino. È stata una stagione negativa rispetto agli anni passati. E se già in aree fortemente turistiche come Fasano, Savelletri, Monopoli, Polignano e così via hanno sofferto, immaginate cosa abbiamo vissuto noi. Il nostro è un territorio difficile, di passaggio, privo di servizi, di strutture e infrastrutture. Nel caso specifico della città di Taranto, poi, è venuta completamente a mancare la mano delle amministrazioni locali sull’organizzazione di eventi attrattivi», ha spiegato Bartoli, che nel suo racconto ci offre di Taranto l’immagine di «una città deserta nelle sere d’estate». Necessario, quindi, «fare squadra tra le province per attivare un progetto turistico serio che riguardi tutte le aree». «La Regione dovrebbe istituire un tavolo di lavoro sul turismo, coinvolgendo le rappresentanze di tutte le province pugliesi. Territorio per territorio, bisogna rimettersi in careggiata, senza dimenticare il motivo per cui molti visitatori si sono allontanati dalla Puglia: il caro-prezzi», ha concluso il titolare de “Al Gatto Rosso”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)