Una lavoratrice in servizio presso il Centro Logistico Taranto Recapito è stata colpita da un malore lo scorso lunedì 21 luglio, mentre era impegnata all’esterno, nonostante le alte temperature e una certificazione medica che ne indicava l’ipersuscettibilità al calore. Dopo il collasso, la donna è stata soccorsa e trasferita d’urgenza al pronto soccorso.
L’episodio ha suscitato la reazione della UIL Poste di Taranto, che ha segnalato pubblicamente quanto accaduto, denunciando una gestione che – a loro giudizio – non avrebbe rispettato le normative sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro.
Secondo quanto riferito dal sindacato, al momento del malore erano già in vigore due ordinanze – una regionale e una comunale – che vietano le attività lavorative all’aperto nelle ore centrali della giornata, in presenza di allerta climatica. In particolare, la Regione Puglia ha disposto il divieto di lavoro esterno tra le 12:30 e le 16:00 in caso di giornate a rischio, mentre il Comune di Taranto ha confermato e rafforzato tali misure. Ciononostante, la dipendente è stata inviata in servizio esterno con la motivazione, fornita dal preposto, che l’allerta sarebbe formalmente iniziata solo dalle 16:00.
“Parliamo di una lavoratrice dichiarata fragile, che non avrebbe dovuto essere esposta a questo tipo di rischio – ha dichiarato Giuseppe Manfuso, segretario generale UIL Poste Taranto – e invece ci troviamo di fronte a una gestione che ignora le regole, nonostante temperature elevate già dalla mattina.”
Poste Italiane: rispettate tutte le norme di sicurezza
In riferimento al malore accusato da una portalettere di Taranto lo scorso 21 luglio mentre era impegnata in servizi di consegna (caso sollevato da Uil Poste), Poste Italiane riferisce di aver «messo in atto tutte le misure necessarie per tutelare i lavoratori nelle ore più calde. Nessuna responsabilità, dunque, può essere imputata all’azienda, che si impegna in ogni caso a garantire alla sua dipendente il pieno supporto».
In particolare, è detto nella nota, «in provincia di Taranto sono state adottate specifiche azioni per gli addetti alla consegna di pacchi e posta e per coloro che lavorano negli uffici postali e negli hub logistici. Dal rispetto delle pause di 5 o 10 minuti ogni ora, in base al livello di rischio legato al caldo, per chi lavora all’esterno all’esonero dalle attività di consegna per i lavoratori iper-suscettibili». Poste Italiane fa presente di aver «potenziato ulteriormente le misure per garantire la sicurezza sul lavoro e la salute dei propri dipendenti, in particolar modo in queste giornate che registrano alte temperature»