È stato sequestrato senza facoltà d'uso l'altoforno uno dell'Ex ilva di Taranto, l'impianto dell'acciaieria tarantina in cui ieri si è sviluppato un grosso incendio per fortuna senza feriti. L'incidente è stato causato, secondo quanto comunicato anche dall'azienda, dalla rottura di una tubiera che ha provocato la fuoriuscita di gas coke.
Il decreto firmato dal pubblico ministero Francesco Ciardo è stato notificato nelle scorse ore dagli investigatori dello Spesal, il magistrato contesta i reati di omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro e getto pericoloso di cose.
Il provvedimento, al momento senza indagati, nelle prossime ore dovrà essere convalidato dal giudice per le indagini preliminari.
L'altoforno uno aveva ripreso le attività a ottobre scorso alla presenza del ministro Adolfo Urso. In occasione della ripartenza l'esponente del governo Meloni aveva parlato di "una ripresa di normalità, un primo passo necessario che porterà alla de carbonizzazione e all'implementazione dei forni elettrici, grazie ad ingenti investimenti. Un percorso - aveva aggiunto Urso - l condiviso con le istituzioni e le parti sociali."
A distanza di sette mesi, però l'impianto è nuovamente fermo e questa volta per l'intervento della magistratura