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Presidente della Provincia, a Taranto le elezioni potrebbero slittare

 
Fabio Venere

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Fabio Venere

Presidente della Provincia, a Taranto le elezioni potrebbero slittare

Sarà il ministero a decidere se confermare la data del 4 maggio oppure rinviare il voto dopo le amministrative

Domenica 16 Marzo 2025, 10:09

Nell’agenda politica ionica, non c’è solo la corsa per diventare sindaco di Taranto ma anche quella per l’elezione a presidente della Provincia. Che dovrebbe essere decisa il prossimo 4 maggio. Non c’è, infatti, su questa competizione di secondo livello una certezza assoluta. Per la cronaca, al momento, le urne si apriranno non per gli elettori, ma per i sindaci e i consiglieri dei comuni della provincia, tranne quelli di Taranto e Massafra che sono commissariati (per questo, la consultazione viene definita di secondo livello).

L’appuntamento, però, si tinge di giallo per due motivi, uno procedurale e uno politico. Il primo, in particolare, fa riferimento ad una richiesta di chiarimenti che la stessa Amministrazione provinciale di Taranto ha inviato, più di una settimana fa ormai, al ministero dell’Interno sulle modalità da seguire per la gestione dell’ente di via Anfiteatro in seguito alla perdita dello status di sindaco di Melucci che, di conseguenza, l’ha fatto decadere automaticamente anche dalla carica di presidente della Provincia. Il secondo aspetto, invece, quello politico, l’ha sollevato nei giorni scorsi il candidato sindaco del centrosinistra al Comune di Taranto, Piero Bitetti, che ha lanciato un appello ai parlamentari ionici affinché intervengano sul Governo per far rinviare queste elezioni che si terrebbero appunto senza il capoluogo di provincia (Taranto) e senza un altro centro anch’esso attualmente commissariato (Massafra).

In attesa di conoscere l’orientamento ministeriale, e questo avverrà probabilmente nei prossimi giorni, attualmente il voto è fissato per domenica 4 maggio, dalle ore 8 alle 20, e potranno esprimere la propria preferenza 420 amministratori ionici. Ma, detto questo, chi potrebbe essere interessato a correre per la fascia azzurra?

Di certo, l’assenza di Taranto (salvo diverse indicazioni del Viminale) apre potenzialmente le porte dell’Amministrazione provinciale ai sindaci di quei comuni demograficamente più piccoli che, invece, sarebbero tagliati fuori nel caso in cui in lizza ci fosse il sindaco del capoluogo. Il meccanismo del voto ponderato, infatti, attribuisce ad ogni scheda inserita nell’urna un punteggio diverso in base ai residenti del comune del singolo consigliere-elettore.

Dunque, riepilogato anche questo, i possibili candidati alla presidenza della Provincia potrebbero essere per il centrosinistra: il sindaco di Martina Franca, Gianfranco Palmisano (Pd); il primo cittadino di Ginosa, Vito Parisi (M5s) ma anche il sindaco progressista di Grottaglie, Ciro D’Alò. Nel centrodestra, invece, potrebbe essere della partita il primo cittadino di Maruggio, Alfredo Longo, ma anche uno tra i tre sindaci di Fratelli d’Italia. Il riferimento è al capo dell’Amministrazione comunale di Sava, Gaetano Pichierri; al sindaco di Monteiasi, Cosimo Ciura e a quello di Monteparano, Maristella Carabotto. In mezzo alle due coalizioni, infine, potrebbe muoversi trasversalmente anche il sindaco di Fragagnano, Giuseppe Fischetti.

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