Domenica 07 Settembre 2025 | 10:57

Il ministro Abodi in visita a Taranto per ristrutturazione stadio: «Giochi del Mediterraneo molto più di un evento sportivo»

 
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Il ministro Abodi in visita a Taranto per ristrutturazione stadio: «Giochi del Mediterraneo molto più di un evento sportivo»

A livello finanziario: «Si proseguirà per fare in modo che l'organizzazione abbia ciò che è necessario»

Lunedì 03 Marzo 2025, 12:29

14:36

TARANTO - «Ci saranno tanti contenuti per un evento che non è soltanto sportivo, è molto di più. Stiamo costruendo un palinsesto di opportunità per i Giochi del Mediterraneo Taranto 2026 che apre alla diplomazia dello sport, alla geopolitica, alle politiche giovanili, allo sviluppo del territorio». Lo ha detto il ministro dello Sport, Andrea Abodi, a margine della sua visita allo stadio Erasmo Iacovone di Taranto, oggetto di un imponente opera di ristrutturazione. Dopo il completamento del primo lotto di demolizione, è imminente la fase di ricostruzione dello stadio, tra gli impianti principali dei Giochi del prossimo anno. Abodi era accompagnato dal commissario straordinario e presidente del comitato organizzatore Massimo Ferrarese, dalla commissaria prefettizia del Comune di Taranto Giuliana Perrotta, dal deputato Dario Iaia e dal consigliere regionale Renato Perrini di Fratelli d’Italia.
La demolizione dell’anello inferiore è stata realizzata dalla Impresit di Palestrina, seguiranno i lavori affidati alla Seli Costruzioni Generali di Monza.

«Questi - ha aggiunto il ministro - sono i Giochi della collaborazione, c'è chi ne conosce i codici e chi non li conosce, noi cerchiamo semplicemente di interpretare questo evento come una delle opportunità per la città, a me interessa solo il bene comune. Questo cantiere credo sia una immagine positiva. La ricostruzione secondo me anche dal punto di vista morale passa attraverso questo cantiere, ha dei significati che è bene rappresentare, come l’operatività dell’impresa, il presidio della gestione commissariale, la collaborazione di tutte le parti in causa».
Abodi ha ribadito che «questo diventerà n luogo non soltanto di sport ma anche di socialità. Questo secondo me è il presupposto perchè questo possa diventare un gioiello della città e sono certo che la città apprezzerà». 

«Serve integrare la dotazione finanziaria per i Giochi del Mediterraneo a Taranto? Intanto era già previsto che una parte la generasse il comitato organizzatore. Si proseguirà per fare in modo che l'organizzazione abbia ciò che è necessario». Lo ha sottolineato il ministro dello Sport Andrea Abodi, oggi a Taranto per una visita ad alcuni impianti che saranno utilizzati per la kermesse in programma dal 21 agosto al 3 settembre 2026: lo stadio Erasmo Iacovone, il cantiere dello stadio del Nuoto e l’impianto di tiro con l’arco di Crispiano.
Abodi ha risposto anche a recenti critiche mosse nei suoi confronti dall’ex presidente del Taranto calcio Massimo Giove. "Io - ha osservato - non conosco questo signore. Rispetto il suo pensiero, non lo condivido ma non l’ho mai incontrato e non ho mai parlato con lui».

Il ministro si è poi soffermato sulla stagione negativa delle società sportive del territorio, a partire dalla crisi societaria del Taranto calcio e alla possibile radiazione per arrivare alla retrocessione della Gioiella Prisma Volley dalla Superlega al campionato di A2. «Lo sport - ha osservato - è un contenuto che si rigenera sempre. Io sono convinto che quando si mostrerà pienamente il frutto del lavoro comune tutto il sistema sportivo ne avrà un beneficio, da quello di base a quello di vertice. Dopodichè è chiaro che una retrocessione pesa e dispiace perchè avvenuta in modo anche rocambolesco ma questo è lo sport».

Però, «di stagione in stagione - ha ribadito - si rilanciano le sfide. Quella che può essere una retrocessione magari è un modo per ripartire. Auguriamo allo sport tarantino di poter essere all’altezza dell’impegno che stiamo portando avanti insieme. Credo anche che il governo nazionale debba preoccuparsi di questioni di un certo livello, poi è l’economia della città che deve trovare le soluzioni». «Se dovessimo fare per tutta l’Italia - ha concluso il ministro Abodi - quello che stiamo facendo per Taranto sarebbe molto impegnativo. In bocca al lupo, andiamo avanti».

«Torniamo a Roma con sensazioni estremamente positive per tutto quello che riguarda gli investimenti che sono stati destinati dal governo e mi preme ricordare l’opera appassionata dell’allora ministro Fitto che è stato determinante nella collaborazione per l’individuazione delle risorse necessarie, 275 milioni che saranno utilizzati bene, che saranno un’eredità formidabile per quanto riguarda questi Giochi del Mediterraneo, diffusamente nella Regione». Lo ha affermato il ministro dello Sport, Andrea Abodi, dopo aver visitato a Taranto alcuni impianti che saranno utilizzati per i Giochi del Mediterraneo Taranto 2026.
«A queste risorse - ha aggiunto - credo che se ne aggiungeranno altre regionali per opere che non saranno riconducibili direttamente ai Giochi ma che comunque consentiranno il miglioramento delle infrastrutture pubbliche e quindi l’offerta sportiva, raccogliendo la sfida direi costituzionale di rendere lo sport sempre più a disposizione delle comunità».
Il ministro ha ricordato che si tratta di «41 opere e che sono 21 i comuni interessati. Questo anno e mezzo che ci separa dai Giochi sarà un cantiere continuo, una presenza costante da parte nostra. Io cercherò di venire anche con altri colleghi ministri almeno una volta al mese, un mese e mezzo, non tanto per controllare perché siamo tranquilli e sereni del lavoro che fa la struttura commissariale, ma perchè occorre ripristinare il apporto fiduciario che ci deve essere tra cittadino e le istituzioni».
Un rapporto, ha concluso Abodi, «che passa non attraverso le parole o le suggestioni ma attraverso i fatti, come quelli che si stanno determinando. Non si tratta di miracoli perché i miracoli li fa nostro Signore, ma semplicemente di affermare le capacità di una classe dirigente, che fa semplicemente il suo dovere con passione, competenza, determinazione, nel rispetto e nella complementarietà dei ruoli».

«Abbiamo realizzato le progettazioni, tanti lavori son partiti e in questo momento siamo esattamente al 67,4% tra lavori in corso e appalti aggiudicati. Le gare d’appalto in corso che si aggiudicano a breve, nei prossimi giorni, sono per altri 30 milioni, mentre i primi erano 184-185 milioni. Le progettazioni da approvare sono quelle del secondo masterplan, pari al 21,5%». Lo ha spiegato il commissario straordinario e presidente del comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo Taranto 2026, Massimo Ferrarese, a margine della visita ad alcuni impianti con il ministro dello Sport Andrea Abodi.
«Abbiamo in tutto - ha aggiunto - 27 opere tra lavori in corso e appalti aggiudicati, 8 opere di progettazione da approvare e 6 opere rimaste di gare d’appalto in corso. Siamo partiti col primo lotto dello stadio Iacovone che ormai volge al termine, siamo alle battute finali per la demolizione per poi partire a breve con la ricostruzione».
Quanto alle altre opere, il commissario ha precisato che è stata «fatta la bonifica dagli ordigni bellici nel cantiere per la costruzione delle piscine e che in questi giorni si partità con la bonifica dall’amianto al PalaRicciardi e la demolizione della piscina che insiste nell’area». Inoltre, «sta per partire la gara per il centro nautico, contestualmente la gara per il primo lotto dello stadio di Lecce e - ha annunciato il commissario - in tanti comuni sono partiti i cantieri, come a Francavilla Fontana, a Brindisi e a Conversano, nel Barese. Infine, a maggio partiranno i lavori della casa del tennis nel centro sportivo Magna Grecia, a Taranto».
Ferrarese ha ammesso che in questi mesi «ci sono stati momenti di agitazione che sono stati risolti. I Giochi erano indietro, abbiamo dovuto fare una maratona con la nostra struttura commissariale, lavorando giorno e notte per recuperare il tempo perso. Non è una cosa semplice realizzare opere per 275 milioni in un anno e mezzo, ma dobbiamo essere ottimisti».

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