TARANTO - «Oggi la mia famiglia è tutta qui e ha il bisogno di raccontare per ringraziare» chi «ha messo vita nei giorni che sapevano solo di morte». Lo scrive Sabrina, moglie di un paziente di Taranto che ha sconfitto un tumore quando ormai aveva perso le speranze, in una lettera di ringraziamenti al personale sanitario dell’ospedale Santissima Annunziata e, in particolare, al primario del reparto di chirurgia Maurizio Cervellera che, insieme al suo staff, ha preso in cura il paziente.
La diagnosi arriva alla fine del 2022. «I medici - ricostruisce Sabrina - accedono nell’addome di mio marito ma si limitano ad un’esplorazione perché quel tumore ha viaggiato fino al peritoneo dove ha creato metastasi». Così la coppia, da Taranto, si sposta per consulti in giro per l’Italia «in cui - osserva Sabrina - dietro la carne dei malati c'è solo un caso da esaminare. A volte a testa bassa. Senza guardare negli occhi. Il dottor Maurizio Cervellera no».
Il chirurgo e la sua squadra, spiega la donna, «hanno alzato lo sguardo. Incontriamo il dottor Cervellera ad aprile del 2023. Dopo la diagnosi grave di quattro mesi prima e tre cicli di chemio, il dottor Cervellera ci parla con la lingua nuova. Medicina sapiente e empatica assieme. Ci dice: dobbiamo operare per stabilizzare la situazione».
Il paziente viene sottoposto a un primo intervento ma il decorso è critico. Seguono altre due operazioni e la situazione è ancora complicata. Ad un anno dalle dimissioni «il dottore - racconta Sabrina - vuole vedere l’ultima Tac non accontentandosi del referto scritto. Ci riconvoca e ci prospetta la possibilità di poter effettuare un nuovo intervento, quello che potrebbe eliminare il problema principale. E’ l’agosto del 2024. Opera. L'intervento si conclude con successo. Siamo tornati alla vita».