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Taranto, sede dei Giochi e pinacoteca nel futuro di Palazzo Troilo

 
FABIO VENERE

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FABIO VENERE

Sede dei Giochi e pinacoteca nel futuro di Palazzo Troilo

Quasi finito il restyling per oltre 5 milioni dello stabile in Città vecchia

Martedì 14 Gennaio 2025, 13:38

Palazzo Troilo come possibile sede del Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo e della futura Pinacoteca comunale. Da quel che risulta alla Gazzetta, infatti, potrebbero essere queste le destinazioni dello storico immobile della Città Vecchia la cui ristrutturazione è (quasi) alle battute finali. L’edificio, costruito tra il 18mo e il 19mo secolo e ubicato a due passi dal Duomo di San Cataldo, dovrebbe essere ultimato nell’arco di due-tre mesi e comunque entro la primavera. Sono, dunque, in fase conclusiva gli interventi di restyling elaborati sulla base del progetto firmato dall’architetto Mario Cucinella con il supporto del suo team. Il tutto, facendo leva su un finanziamento di oltre 5 milioni di euro deliberato nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) e poi veicolato dal Cipe.

In particolare, quando nei prossimi mesi l’imponente gru verrà dismessa e i lavori di riqualificazione saranno realmente terminati, Palazzo Troilo potrà ospitare diverse attività. Già, ma quali? In principio, c’erano stati alcuni contatti tra l’Amministrazione comunale di Taranto e l’Università degli studi di Napoli ed esattamente con il dipartimento del corso di laurea in Ambiente marino; poi, sempre negli anni scorsi, ce ne sarebbero stati degli altri con la Fondazione Treccani e con il Maxxi di Roma (il museo delle arti del XXI secolo). Più di recente, invece, sembrava ormai deciso che lì si potesse realizzare la sede della Biennale del Mediterraneo. Ipotesi, quest’ultima, che però ha perso peso specifico già dallo scorso novembre. Due mesi fa, infatti, così come denunciato pubblicamente dal senatore Mario Turco (M5s), l’Autorità di gestione del programma nazionale del Just transition fund aveva chiesto alla Regione Puglia di modificare il piano esecutivo per l’area di Taranto, bloccando la “Biennale del Mediterraneo di Arte e Architettura” proposta, insieme ad entri enti pubblici, dal Comune di Taranto. Intanto, proprio sabato scorso, il dirigente del Pd ionico ed ex assessore comunale, Mattia Giorno, in una nota stampa, pur continuando a sperare che si possa recuperare la sede della Biennale, ha proposto per Palazzo Troilo una destinazione culturale e, in particolare, universitaria preferendola a soluzioni temporanee o che possano snaturare il progetto originario.

Sin qui, in sintesi, quello che è accaduto negli ultimi quattro anni sino ad arrivare poi alla proposta Dem di 48 ore fa. Ora, però, secondo fondate indiscrezioni sembra che la giunta Melucci abbia finalmente individuato il percorso da compiere. Si tratterebbe, in realtà, di un’ipotesi duplice o, per meglio dire, di una coabitazione. Che vedrebbe, nello stesso storico edificio, sia la sede del Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo che la futura pinacoteca comunale. Per la cronaca, la struttura presieduta da Massimo Ferrarese avrebbe dovuto traslocare in Città Vecchia già da diversi mesi ed esattamente a Palazzo D’Aquino. In realtà, questa soluzione è venuta poi meno visto che in una parte dell’immobile si sono sistemati, nel frattempo, i tecnici della direzione Urbanistica del Municipio e questo ha naturalmente ridotto lo spazio per gli organizzatori della manifestazione internazionale del 2026. Per questa ragione, Palazzo Troilo potrebbe rappresentare una (buona) alternativa per il tandem Ferrarese-Molfetta. Gli uffici per i Giochi, dunque, coabiterebbero con la Pinacoteca che, peraltro, ben risalterebbe in un contesto come quello di Palazzo Troilo al cui interno già durante i primi sopralluoghi del 2020 furono rinvenuti diversi affreschi, una cappella e persino un camino monumentale.

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