TARANTO - Ecco le tappe per poter aprire, tra settembre e ottobre 2025, il cantiere che avvierà la riqualificazione di Palazzo degli Uffici. Le ha scandite ieri mattina, nel corso di un’audizione svolta in commissione Assetto del territorio, la responsabile della direzione Pianificazione urbanistica del Comune di Taranto, Simona Sasso, affiancata dall’assessore Edmondo Ruggiero. La dirigente ha precisato che entro il prossimo 10 gennaio terminerà la verifica del progetto definitivo. Poi, nei successivi quindici giorni, il pool di tecnici capeggiato dalla società «Akkad» predisporrà il progetto esecutivo e così, a marzo, l’agenzia ministeriale Invitalia curerà per conto del Comune gli atti necessari alla pubblicazione del bando di gara.
Tirando una riga, tra settembre e ottobre del prossimo anno si saprà il nome dell’impresa che si aggiudicherà i lavori. Che dovrebbero concludersi in meno di 200 giorni e quindi tra maggio e giugno del 2026. Si tratta, però, è indispensabile precisarlo, solo del primo lotto, ovvero di quello che interessa la riqualificazione delle facciate, l’illuminazione artistica dello storico immobile del Borgo e il restyling delle due piazze circostanti (Archita e della Vittoria), il tutto per un importo di circa 10 milioni. In realtà, il primo lotto viene, a sua volta, diviso in due stralci. Il primo (A) comprende: restauro delle facciate esterne del Palazzo; illuminazione artistica esterna e sistemazioni delle piazze prospicienti l’immobile (piazze della Vittoria e Archita). Lo stralcio B, invece, riguarda: il restauro della galleria; il recupero delle due corti interne; il restauro del percorso di collegamento del piano terra all’esterno e, infine, l’illuminazione artistica degli spazi interni.
In particolare, il lotto A ha un importo complessivo di 10,4 milioni di euro, il secondo di 15,4 milioni. Complessivamente, per i due stralci del primo lotto, si tratta di 25,8 milioni di euro provenienti per 20 milioni dal ministero della Cultura (fondi Cis) e per 5,8 milioni di euro da un mutuo acceso dal Comune nel 2011, ma mai utilizzato.
La riqualificazione di Palazzo degli Uffici, però, si completerà solo con il restyling interno dell’edificio rientrante invece nel secondo lotto dell’intervento che comunque per essere portato a termine avrà bisogno di ulteriori risorse finanziarie. «Ma per guadagnare tempo – ha rassicurato la dirigente della direzione Pianificazione urbanistica – contestualmente alla definizione del bando di gara per riqualificare le facciate, i tecnici incaricati inizieranno già a lavorare alla progettazione del secondo lotto». Che poi sarà quello in cui materialmente il Comune deciderà le destinazioni da assegnare ai tre piani di Palazzo degli Uffici. «Il Documento di indirizzo alla progettazione (Dip), elaborato tra il 2019 e il 2020 – ha ricordato la dirigente Sasso nel corso dell’audizione – prevedeva che al piano terra avrebbero dovuto esserci delle attività commerciali; al primo piano una pinacoteca e delle aree per delle mostre; al secondo piano era stata stabilità una sorta di integrazione tra il liceo classico “Archita” e l’Università e, infine, al terzo, secondo il Dip, dovrebbero essere sistemati degli uffici amministrativi comunali, ma anche quelli di aziende private». La stessa dirigente, però, rivolgendosi ai consiglieri comunali presenti, ha ammesso che queste destinazioni stabilite anni fa (soprattutto quella che riguarda il liceo) non possono essere al momento confermate visto che «servono ulteriori confronti che tengano conto degli spazi disponibili e naturalmente delle leggi vigenti».