Bene giugno, luglio altalenante, male le prime due settimane di agosto, buone previsioni per il resto dell’estate. È questa la fotografia delle prenotazioni alberghiere nella provincia di Taranto, scattata da Marcello De Paola, albergatore e presidente di Federalberghi di Confcommercio Taranto, che prevede un afflusso turistico maggiore nelle due ultime settimane di agosto. «Speriamo – aggiunge - di migliorare. Abbiamo qualche nota positiva su settembre, d’altronde questo mese a Taranto è sempre stato portatore di buone sorprese».
È un’estate difficile, le temperature torride, gli incendi e le bombe d’acqua, sono tutti fattori climatici che non aiutano il viaggiatore. Eppure il giugno turistico tarantino ha aperto bene la stagione. «Siamo stati trainati anche dal G7 – afferma De Paola - nonostante la nostra provincia non sia stata parte attiva. Al netto del fatto abbiamo ospitato qui a Taranto la delegazione del Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyy, proprio il mio gruppo imprenditoriale tra l’altro. Però tutti gli alberghi ne hanno giovato perché, avendo occupato centinaia di posti letto per il G7, le altre strutture sono state riempite dal consueto turismo».
Luglio è stato il mese dei picchi e delle depressioni, mantenendo il trend dello scorso anno. «I primi 7 giorni di agosto – sottolinea De Paola - invece, si sono rivelati fortemente deludenti, ma si vede anche dalla diminuzione degli stranieri in giro nei locali e nei ristoranti».
Secondo il presidente provinciale di Federalberghi, a mancare all’appello, quest’anno sono i turisti italiani di fascia media e medio bassa. «Perché le strutture di alto livello – conferma – stanno continuando a lavorare. Quest’anno si è vista poco la fascia medio-basso spendente». Per De Paola, la diminuzione di presenze di questa fascia turistica, non sarebbe dovuta ad un aumento dei prezzi. «Gli aumenti – spiega – ci sono stati, ma molto contenuti. Un incremento di prezzo che non ho notato neanche sui lidi. Di fatto c’è stata poca gente in giro per essere agosto».
Il presidente degli albergatori di Confcommercio ci tiene a sottolineare come Taranto stia prendendo coscienza di poter essere una meta turistica. «Resta inderogabile – ammette – la necessità di infrastrutture: puoi costruire l’albergo più bello del mondo e offrire i servizi turistici più belli del mondo, ma se non dai la possibilità al turista di raggiungerti è tutto inutile. Taranto non può più prescindere dal suo aeroporto. Siamo anche stati veramente penalizzati da Ferrovie dello Stato, la nostra città è stata completamente tagliata fuori. Io mi chiedo come facciano i nostri politici a non comprenderlo».