TARANTO - Dovrà pagare alla ex moglie il 40% del trattamento di fine servizio: questa, la decisione del tribunale civile di Taranto, che ha condannato un uomo a versare alla ex moglie una parte del TFS maturato negli anni in cui era sposato con la stessa. Il collegio della prima sezione civile, presieduto dal giudice Marcello Maggi e al latere dai colleghi Patrizia Nigri ed Enrica Di Tursi, ha infatti accolto le ragioni dei legali della donna, che nel 2023 si era rivolta al tribunale per ottenere la parte spettante della liquidazione dell’ex marito. La legge 898/1970 attribuisce al coniuge titolare di assegno di divorzio e che non abbia contratto nuovo matrimonio, il riconoscimento della quota TFR /TFS, relativa agli anni in cui il rapporto di lavoro coincideva con il matrimonio, anche quando l’indennità sia maturata prima della sentenza di divorzio Assistita dalle avvocate Carmen Calculli e Antonia Maria Fadda, la donna, dopo quasi trent’anni di matrimonio aveva ottenuto il divorzio diversi anni fa e deciso di far valere i suoi diritti in tribunale: nel caso specifico, l’ex marito aveva presentato dimissioni volontarie dopo quasi 40 anni di impiego come dipendente pubblico, rivolgendosi ad una società finanziaria per riscuotere il TFS anticipatamente senza attendere la rateizzazione prevista dall’ex datore. «Nella pratica - spiegano i due legali della donna - può accadere che il coniuge che lavora, in prossimità del divorzio, anticipi la richiesta di TFR, al fine di lasciare il coniuge privato della quota spettante prevista da legge». L’’avvocato Calculli ha espresso la propria soddisfazione e quella della collega Fadda, per la sentenza che ha condannato il tarantino al pagamento di 15mila euro in favore della ex moglie, oltre alle spese legali.

La sentenza della sezione civile del Tribunale
Domenica 28 Luglio 2024, 12:05