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Taranto, tentato omicidio ai Tamburi: un 24enne vivo per miracolo

 
Francesco Casula

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Francesco Casula

Taranto, tentato omicidio ai Tamburi: un 24enne vivo per miracolo

Un proiettile si è fermato a qualche millimetro dal cuore

Mercoledì 24 Luglio 2024, 07:00

Il proiettile si è fermato a pochi millimetri dal cuore. È vivo solo per miracolo Bruno Ierardi, 24enne tarantino ferito da due colpi di pistola nella serata del 22 luglio al quartiere Tamburi di Taranto. Uno dei due colpi, sparato all'altezza del torace, solo per una casualità non ha raggiunto organi vitali. Il secondo, invece, lo ha raggiunto all'avambraccio. È ancora ricoverato in prognosi riservata il 24enne: i medici lo hanno sottoposto a una serie di delicati interventi chirurgici e hanno accertato che il proiettile nella sua corsa ha lesionato un polmone e creato danni alla milza, ma come fortunatamente si è fermato prima di raggiungere il muscolo cardiaco.

Le notizie provenienti dall'ospedale Santissima Annunziata di Taranto sono al momento le uniche certezze su una storia che ha assunto i contorni di un vero e proprio giallo. L'agguato sarebbe infatti avvenuto in via Galeso, intorno alle 23, all'altezza del distributore di benzina Eni: i carabinieri del Nucleo Investigativo, pochi minuti dopo sono giunti sul posto, ma quello che doveva essere il teatro di una sparatoria, in realtà, è apparso scarno di elementi. Sul luogo, infatti, non sono stati ritrovati bossoli: stando a quanto appreso i colpi esplosi sarebbero stati ben più dei due che hanno raggiunto la vittima. Ma in quell'area nessun elemento ha permesso agli investigatori dell'Arma di accertare che quel grave fatto di sangue si sia verificato proprio lì. Le indagini, in ogni caso, sono partite a ritmo serrato: i carabinieri, coordinati dal pubblico ministero Marzia Castiglia, stanno passando al setaccio le telecamere di videosorveglianza presenti nella zona per cercare di individuare dettagli che consentano di risalire non solo agli autori, ma anche il contesto nel quale l'azione difuoco è maturata.

Ierardi, infatti, è quello che si potrebbe definire un insospettabile: nessun precedente penale, nessuna vicinanza a clan del territorio. Non si esclude quindi che il 24enne possa semplicemente essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Tesi, che tuttavia, sono ancora al vaglio degli inquirenti trincerati nel silenzio più assoluto.

A distanza di poco meno di un anno, quindi, si torna a sparare al quartiere Tamburi. L'ultima volte era accaduto il 27 agosto 2023: bersaglio delle armi fu il 49enne Cosimo Albano colpito fortunatamente senza danni vitali tra via Orsini e via Buonarroti. Stando a quanto emerso in quei giorni, quell'agguato era da inquadrare come un probabile vendetta per un precedente tentativo di omicidio eseguito il 16 giugno 2023 in piazza Masaccio, sempre al rione Tamburi, dall'allora 19enne Francesco Pio Adamo, figlio di Cosimo, ai danni del 37enne Massimo De Bartolomeo. A valorizzare l'ipotesi di un regolamento di conti fu quanto emerse nel corso dell'inchiesta che portò in carcere Francesco Pio: quella sera del 16 giugno, secondo le indagini dei carabinieri, Adamo esplose dei colpi di pistola all'indirizzo del 37enne Massimo De Bartolomeo colpevole di aver provato a sedare una rissa rivolgendo proprio al 19enne l'invito a calmarsi. Il giovane di tutta risposta non solo ignorò il consiglio, ma pochi minuti aprì il fuoco contro di lui costringendolo alla fuga. Sei i colpi esplosi, anche mentre il 37enne provava a scappare, e di questi due colpi lo raggiunsero alla gamba e uno al gluteo. Per questa vicenda Francesco Pio Adamo è stato recentemente condannato in primo grado a 6 anni di reclusione.

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