TARANTO - «Mentre mi strangolava l'ho graffiato e quando si è accorto dei segni mi ha guardato e mi ha chiesto “Ora come ci vado io dal barbiere?”». A volte basta un dettaglio per racchiudere una storia di violenze durata anni, mesi oppure pochi giorni: una frase di poche parole in grado di cristallizzare emblematicamente un dramma.
Lei la chiameremo Fenix perché è così che l'hanno soprannominata i suoi figli e anche loro hanno un ruolo determinante in questa storia: «Quando la mamma sembra sul punto di crollare, rinasce. Come una fenice». Fenix ha superato i 50 anni, vive a Taranto e da aprile dello scorso anno deve fare i conti con un trauma. Perché lei è una sopravvissuta.
Per capire tutto, però, bisogna fare un ulteriore passo indietro, nel 2019 quando conosce un uomo molto più giovane di lei e se ne innamora...
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