TARANTO - Sarà interrogato questa mattina il docente di un istituto superiore di secondo grado della provincia di Taranto arrestato sabato per abusi ai danni di una alunna minorenne con disabilità psichica.
Accompagnato dal suo difensore, l'avvocato Antonio Stefàno, il 50enne leccese dovrà comparire dinanzi al gip Francesco Maccagnano che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare su richieste del pm Marzia Castiglia: l'indagato dovrà decidere se avvalersi della facoltà di non rispondere oppure rispondere alle domande del magistrato e fornire la sua versione dei fatti.
Pedopornografia e violenza sessuale su minore sono le ipotesi di reato contestate dalla procura ionica: secondo quanto ricostruito nel corso dell’attività investigativa dai poliziotti diretti dal vice questore Luigi Vessio, tra ottobre 2021 e maggio 2022, il docente avrebbe fatto leva sul suo ruolo di insegnante per costringere l'adolescente a subire violenze sessuali. Ad aggravare ancora di più la condizione dell’uomo è il fatto che la studentessa avesse una disabilità psichica di cui il professore era a conoscenza, ma neppure questo, stando alle accuse, sarebbe bastato per frenare i suoi impulsi. Gli abusi sulla minorenne si sarebbero consumati nell'auto del docente: per vincere le resistenze della vittima avrebbe fatto ricorso anche a vere e proprie aggressioni. Schiaffi e morsi per farla sottostare ai suoi appetiti, ma non solo. Per costringerla al silenzio il 50enne l'avrebbe anche minacciata di rovinare il suo percorso scolastico e professionale: un dominio vero e proprio sulla vita della minorenne che oltre a subire le violenze era costretta anche a inviare all'uomo foto che la ritraevano senza veli. Un vero e proprio incubo che la studentessa avrebbe infine trovato al forza di raccontare ai suoi familiari che si sarebbero rivolti a un'insegnante: quest'ultima a sua volte avrebbe condiviso il racconto con la dirigente scolastica e insieme hanno poi presentato denuncia nei confronti del collega.