«Abbiamo salvato i Giochi». Lo afferma, in un’intervista concessa alla Gazzetta, il commissario governativo, Massimo Ferrarese. Le sue riflessioni avvengono il giorno seguente la registrazione da parte della Corte dei conti dei decreti interministeriali. Che stanziano i primi 167 milioni di euro per la realizzazione o la riqualificazione degli impianti sportivi in cui si svolgeranno, dal 21 agosto al 3 settembre 2026, le gare e gli allenamenti.
Commissario Ferrarese, cosa ha pensato quando è arrivata la cosiddetta bollinatura della Corte dei conti?
«È stato premiato il lavoro della struttura commissariale che, in questi mesi, ha ragionato sulle proposte progettuali mettendo in condizione il Governo di varare i decreti. La nostra attività quotidiana, culminata con il via libera della magistratura contabile, ha consentito di salvare i Giochi del Mediterraneo Taranto 2026. Che, lo vorrei ricordare, considerati i ritardi accumulati, nello scorso ottobre stavano per essere sottratti al capoluogo ionico e trasferiti altrove. L’inversione di tendenza che ho messo in campo, fortunatamente, ha convinto il Comitato internazionale a confermare la scelta di Taranto».
E ora, quali saranno le prossime tappe?
«Nei prossimi giorni, convocherò i rappresentanti delle 21 amministrazioni comunali coinvolte per sottoscrivere con loro dei protocolli d’intesa. Che stabiliranno i costi stimati per le opere, i tempi (da rispettare) per la conclusione dei progetti, l’indizione dei bandi di gara, l’avvio dei lavori e la conclusione degli interventi. Nel testo specificherò anche che, se dovessi verificare dei ritardi, in corso d’opera potrei anche escludere un comune ed assegnare ad un altro la realizzazione o la riqualificazione di un impianto».
Da chi inizierà?
«Dal Comune di Taranto. Magari potremmo incontrarci giovedì prossimo, 9 maggio».
Quali saranno, invece, i tempi per la realizzazione degli interventi?
«Se non ci saranno imprevisti, tra giugno e luglio, l’Amministrazione comunale di Taranto potrebbe già indire i bandi di gara per alcuni lavori minori quali, ad esempio, il restyling dello stadio “Renzino Paradiso” di Talsano, la riqualificazione del PalaMazzola e la trasformazione di una parte della Villa Peripato in un’area per il basket 3x3. Per gli altri, ci vorrà più tempo».
Quali?
«Mi riferisco allo stadio “Iacovone” e alle piscine olimpioniche. In questi due casi, entro fine mese, dovrei avere a disposizione gli studi di fattibilità tecnica ed economica ed entro la fine dell’anno dovrebbe essere possibile aprire i cantieri. Da quel momento in poi, inizierà la nostra corsa contro il tempo».
Capitolo stadio: il Taranto Fc, per le prossime due stagioni, potrà giocare in casa nonostante l’avvio dei lavori?
«Sono uno di centro, non solo per formazione politico-culturale, ma anche nell’organizzazione del lavoro. Detto questo, sono in corso delle valutazioni e altre ce ne saranno a breve. Di certo, la squadra rossoblù giocherà allo “Iacovone” sino a quando sarà possibile farlo e poi magari potrebbe proseguire in altri impianti della provincia che, adeguati, potrebbero ospitare sia gli allenamenti delle nazionali di calcio impegnate nei Giochi del Mediterraneo che il Taranto Fc».
A proposito di stadi, ci saranno anche 11 milioni per il “Via del mare” di Lecce. Cosa risponde a chi ha polemizzato su questo punto con lei?
«Mi viene da sorridere . Ho solo riproposto gli impianti che erano stati già inseriti nel masterplan del 2020 e che comprendeva Lecce, Francavilla ed altri centri fuori Taranto. A proposito del capoluogo ionico, mi lasci dire una cosa molto importante».
Quale?
«L’80 per cento delle risorse finanziarie per gli impianti sportivi pari a 275 milioni che, calcolando almeno 30-35 milioni per l’organizzazione scendono a 240, sarà speso per la città di Taranto. Per questo, respingo al mittente polemiche davvero stupide».
Infine, che tempi prevede per il secondo masterplan e (per quel che riguarda Taranto) cosa dovrebbe essere realizzato con gli ulteriori 125 milioni di euro?
«Spero di ottenere i decreti firmati già entro giugno. Per quel che riguarda le opere, tra quelle più importanti, ci saranno: 22 milioni per lo “Iacovone” che così raggiungerà la cifra di 50 milioni di euro di lavori; 5 per il PalaRicciardi che arriverà a 14; 3 milioni per il completamento del camposcuola ovvero dello stadio di atletica leggera; 6 milioni per realizzare 8 campi da tennis al centro sportivo “Magna Grecia”; altre risorse per un pattinodromo, un’area skate e 4 campi per gli allenamenti dei tennisti nei pressi dello stadio (abbattendo il rudere di quello che avrebbe dovuto essere al rione Salinella un liceo artistico); 3 milioni di euro per il campo di calcio e il palazzetto dello sport di Sava; 2 milioni per il palazzetto dello sport di Pulsano; 6 milioni per lo stadio di Francavilla e, tra gli altri progetti, con il secondo masterplan finanzieremo gli interventi per il palazzetto dello sport e per l’equitazione a San Giorgio Ionico».