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Ex Ilva, le imprese dell’indotto «chiamano» i commissari

 
Maristella Massari

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Maristella Massari

Ex Ilva, le imprese dell’indotto «chiamano» i commissari

La richiesta di una convocazione urgente, servono garanzie anche per il futuro

Sabato 27 Aprile 2024, 11:56

TARANTO - Impiantistica, edilizia, trasporti, servizi. Non solo manutenzioni. Le imprese dell’indotto ex Ilva di Taranto che aderiscono all’associazione Aigi, circa l’80 per cento del totale, sono in grave sofferenza e chiedono ai commissari straordinari di Acciaierie d’Italia di essere ricevute per fare il punto sulla situazione. L’ultimo incontro risale al 19 marzo scorso.

In quella riunione i commissari fecero un appello alla responsabilità chiedendo agli imprenditori di rientrare al lavoro sugli impianti per garantire la ripartenza delle attività. Ma ad oggi, dopo più di un mese, nulla è cambiato, né per quanto riguarda il riconoscimento dei crediti maturati dalle imprese nei confronti di Acciaierie d’Italia, né per il futuro che resta incerto. Una delle questioni aperte è quella degli appalti e dei contratti assegnati a imprese senza l’esposizione debitoria accumulata dalle ditte tarantine dell’indotto. Nella lista dei fornitori di AdI in As, ad esempio, è tornata ad essere operativa anche Sanac, controllata del gruppo Ilva con stabilimenti soprattutto al Nord e in questi giorni al centro degli interessi del Gruppo Beltrame grossi acciaieri del Nord-Est.

Gli ordini per il gruppo Sanac dall’ex Ilva di Taranto ci sono, come confermano fonti sindacali. E sono abbastanza da poter immaginare di azzerare la cassa integrazione nello stabilimento di Massa già dal mese di maggio. Si parla di un ordine consolidato e approvato di 7mila tonnellate da Acciaierie d’Italia e altri ordinativi, ancora da approvare. A Massa, dove ha sede uno degli stabilimenti più importanti di Sanac, c’è insomma cauto ottimismo, in attesa di conoscere l’esito della «due diligence» del Gruppo Beltrame interessato all’acquisizione. Sempre secondo fonti sindacali, lunedì 29 aprile sarà presentato il Piano Industriale. Dopodiché il Ministero avrà 60 giorni di tempo per dare una risposta sulla proposta di acquisizione. Sanac, al momento, è un’azienda collegata del gruppo ex Ilva.

Intanto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha convocato a Palazzo Chigi Cgil, Cisl, Uil e Ugl, sempre per il 29 aprile alle ore 18, presso la Sala Verde, per l’illustrazione dei provvedimenti del Governo per il mondo del lavoro. Le delegazioni delle sigle convocate saranno composte al massimo da due rappresentanti. L’invito è stato indirizzato ai segretari generali Maurizio Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri e Francesco Paolo Capone.

Anche i sindacati metalmeccanici sono stati convocati per la stessa giornata a Palazzo Chigi alle ore 15, per partecipare a una riunione sulla situazione dell’ex Ilva presso la sala Arazzi. L’invito, del 19 aprile, è stato indirizzato ai segretari generali Michele De Palma (Fiom-Cgil), Rocco Palombella (Uilm-Uil), Giovanni Antonio Spera (Ugl metalmeccanici) e a Franco Rizzo, esecutivo nazionale confederale Usb.

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