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Taranto, statali 7 e 100: sopralluogo del sottosegretario

Taranto, statali 7 e 100: sopralluogo del sottosegretario

 
Francesco Francavilla

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Francesco Francavilla

Taranto, statali 7 e 100: sopralluogo del sottosegretario

Ferrante: «Previste misure per aumentare le condizioni di sicurezza. Stazioni ferroviarie di Centrale e Nasisi, risorse per 72 milioni»

Martedì 19 Dicembre 2023, 13:12

TARANTO - Dopo anni di attesa qualcosa si muove sui lavori di riqualificazione e messa in sicurezza della statale 100. Ventidue chilometri di asfalto in territorio di Mottola, con il soprannome di “strada della morte”. Il drammatico incidente di alcune settimane fa nei pressi dello svincolo di Mottola, ha scosso le coscienze di tutti. Ieri, il sottosegretario al Mit (Ministero Infrastrutture e Trasporti) Tullio Ferrante è giunto a Taranto, impegnato in una serie di visite. Nel primo pomeriggio è stato impegnato in un sopralluogo alla statale 100, nei pressi della galleria Mauro, dove sono in corso alcuni lavori di messa in sicurezza, con la realizzazione di uno spartitraffico all’interno della stessa galleria.

Il sottosegretario era accompagnato dal deputato di Forza Italia Vito De Palma, dal consigliere regionale Massimiliano Di Cuia e dal responsabile del Compartimento Puglia di Anas Vincenzo Marzi. Sono intervenuti anche il presidente del Comitato “Strade Sicure” Vanni Caragnano e la coordinatrice di Fi cittadina, Francesca Pisano. Il sottosegretario ha voluto constatare in prima persona lo stato di alcuni lavori di ripristino strutturali e di manutenzione degli impianti che dalla galleria conduce verso Massafra lungo la statale 7. Il tratto interessato da “lavori di completamento ed interventi di manutenzione programmati per assicurare il contenimento dell’incidentalità e migliorare i livelli di servizio”.

Ferrante ha riferito che il problema della sicurezza della statale 100 è sul tavolo del Mit. «Con l’Anas - ha osservato - l’impegno è naturalmente massimo sul primo tratto, Gioia del Colle San Basilio, come previsto nel contratto di programma 14-20 rinnovato in quello del 21-25». Ha ricordato che il 25 ottobre scorso c’è stata l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economico, per cui è iniziata la fase autorizzativa. Sul tratto conclusivo, invece, della statale 100 che da San Basilio arriva alla statale 7, «l’intervento - ha garantito - verrà inserito nel contratto di programma 21-25 e l’impegno è massimo nel reperimento di circa 170 milioni di euro, importo già stimato».

Il rappresentante del governo Meloni ha così voluto rispondere anche alle sollecitazioni del presidente del comitato strade sicure Caragnano e alla coordinatrice locale di Fi Pisano, interessati a sollecitare azioni concrete per l’avio dei lavori, attesi da circa 8 anni. L’ing. Marzio dell’Anas ha confermato quanto detto dal sottosegretario. L’on. De Palma ha ribadito che oggi sul problema della sicurezza della statale 100 c’è la massima attenzione dell’Anas e del Mit, «a differenza del passato, prendiamo atto che c’è maggiore consapevolezza del governo nazionale, dei deputati del posto, di Anas e anche della Regione, per questo abbiamo il compito di andare avanti in maniera spedita».

Durante la sua visita, il sottosegretario ha affrontato anche il tema del possibile potenziamento nei collegamenti dei treni con Taranto, per rispondere all’aumento dei flussi attesi dalla città per i prossimi Giochi del Mediterraneo del 2026. Ha effettuato, quindi, il sopralluogo alla stazione di Taranto Centrale, interessata, insieme a Taranto Nasisi, da un piano di interventi per complessivi 72 milioni di euro, a valere su fondi per quota parte Pnrr. Sono previsti interventi di riqualificazione dei siti, la realizzazione di un secondo fronte di accesso, di un nuovo terminal bus a Taranto Centrale e un terminal intermodale ferro-gomma da ultimarsi entro il 2025, finalizzato ad aumentare competitività e funzionalità della stazione Taranto-Nasisi. «La mia presenza a Taranto - ha detto il sottosegretario - intende portare l’attenzione del Ministero e del Governo su un’area viva e strategica del tessuto produttivo del nostro Mezzogiorno. Un territorio che necessita di essere supportato nel potenziamento e nella funzionalità, anche sotto il profilo della sicurezza e dei collegamenti».

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