TARANTO - Il Tar di Lecce, presieduto da Enrico D’Arpe, ha sospeso provvisoriamente l’efficacia del decreto del Ministro della Giustizia Carlo Nordio del 3 luglio scorso, con lo scioglimento del consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Taranto e la nomina dell’avvoccato Francesco Logrieco del Foro di Trani quale commissario straordinario dell’Ordine di Taranto, della delibera adottata dal Consiglio Nazionale Forense il 23 giugno con cui è stato proposto al Ministro della Giustizia il commissariamento dell’Ordine e di ogni atto presupposto, connesso e conseguente. E’ stata fissata per il 6 settembre la Camera di Consiglio per la trattazione collegiale dell’istanza cautelare.
Il Tribunale amministrativo ha così accolto i ricorsi del presidente Gianleo Cigliola e dei consiglieri dell’Ordine decaduti dalla carica in forza del decreto impugnato. Ad una prima «sommaria delibazione propria della presente fase cautelare monocratica urgente - si legge nel provvedimento del Tar - appaiono fondate le principali censure formulate nel ricorso avverso i provvedimenti impugnati, incentrate sull'eccesso di potere per la palese erronea valutazione dei presupposti di fatto e di diritto (effettivamente) esistenti al momento dell’adozione del decreto ministeriale gravato, nonchè per difetto di istruttoria e di motivazione e sulla perpetrata violazione della procedura prevista dalla legge per lo scioglimento del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e per il Commissariamento dello stesso (art. 33 comma 2 della Legge n. 247/2012), anche per la carenza della prescritta (necessaria) previa diffida».
Nel maggio scorso, il Consiglio nazionale forense accolse con distinti provvedimenti il ricorso di sette avvocati dichiarati prima incandidabili e poi ineleggibili dalla commissione elettorale in occasione della tornata elettorale dello scorso gennaio.