TARANTO - Roberto Benaglia, segretario nazionale della Fim Cisl, domani è in programma il tavolo convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso per discutere dei dossier industriali e in particolare dei dettagli del “piano Ilva”. Cosa vi aspettate?
«Che la vertenza venga trattata in maniera concreta e risolutiva e non perennemente con interventi in emergenza. La partnership pubblico-privata fino a questo momento non ha prodotto i risultati sperati e che avrebbero dovuto sbloccare una situazione di stallo che dura da anni. Noi chiediamo una decisa accelerazione».
La cassa integrazione in deroga per 2500 lavoratori dello stabilimento di Taranto, a partire dal 19 giugno e fino al 31 dicembre, sarà concessa per decreto dopo il mancato accordo al Ministero del Lavoro tra azienda e organizzazioni sindacali. Eppure il 29 marzo scorso avevate firmato l’accordo per la proroga della Cig, poi cosa è successo?
«Noi ci siamo impegnati, in particolare come Fim Cisl, quest’anno per accordarci con l’azienda e per riuscire a dare a Taranto una gestione della cassa integrazione normale e che considerasse i lavoratori nella maniera più giusta. Purtroppo questo accordo fatto a marzo è stato disatteso dalla gestione aziendale che non ha rispettato gli impegni...».
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