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Taranto, servizio cucina esternalizzato: «Quattro lavoratori verso il licenziamento»

 
Redazione Taranto

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Taranto, servizio cucina esternalizzato: «Quattro lavoratori verso il licenziamento»

Messina della Fials

La denuncia della Fials sul caso della Carlo Fiorino Hospital: «Non tutelata l’occupazione»

Mercoledì 31 Maggio 2023, 15:24

TARANTO - «La Carlo Fiorino Hospital, nota Casa di Cura della provincia di Taranto del gruppo Neuromed, con una decisione inaspettata rispetto alle notizie degli ultimi mesi, ha deciso di esternalizzare il servizio cucina senza garantire la tutela occupazionale per i quattro lavoratori impiegati nel servizio, per i quali si prospetta il licenziamento nei prossimi giorni». È quanto denuncia il segretario generale della Fials Taranto, Emiliano Messina, definendo la «scelta assurda e non condivisa in quanto per mesi si è parlato di esternalizzare il servizio garantendo non solo la tutela occupazionale, ma anche la conservazione dei livelli salariali, nell’incontro sindacale di ieri (29 maggio) abbiamo ricevuto, invece, una doccia fredda».

La società «individuata dal gruppo Neuromed per gestire la cucina della Carlo Fiorino Hospital – aggiunge Messina - non ha fornito nessuna risposta in ordine ad un possibile assorbimento del personale, per questo abbiamo proclamato lo stato di agitazione del personale, non possiamo permettere che quattro lavoratori e le loro famiglie vengano messi in ginocchio da una scelta imprenditoriale discutibile». La Carlo Fiorino Hospital Spa gestisce 2 presidi ospedalieri (San Camillo e Santa Rita) che operano in regime di accreditamento istituzionale con il Servizio Sanitario Nazionale sia per attività di ricovero, sia per prestazioni ambulatoriali.

«È la seconda doccia fredda in pochi mesi nella sanità privata tarantina – attacca il segretario della Fials - dopo l’evoluzione della vertenza Cittadella della Carità che ha visto diversi lavoratori a tempo determinato che meritavano la stabilizzazione, essere mandati a casa per lasciare spazio ad una ditta esterna per la gestione della cucina nonostante vi fossero accordi sindacali volti al loro riassorbimento».

Secondo Emiliano Messina «è necessario che sulla vertenza occupazionale “Taranto” intervenga il Prefetto, c’è troppa poca attenzione da parte delle aziende sanitarie private sui riverberi sociali delle scelte imprenditoriali che si stanno consumando negli utili mesi. Le aziende sanitarie private fanno profitto con le risorse del sistema sanitario nazionale, quindi con soldi pubblici, per questo motivo ci attendiamo una attenzione particolare nei confronti dei lavoratori che rappresentano il bene primario di una azienda». Messina auspica «che la Carlo Fiorino Hospital, gruppo Neuromed, faccia un passo indietro e garantisca il rispetto degli accordi presi, ovvero che nessun lavoratore perda il posto di lavoro. Come Fials abbiamo richiesto la ricollocazione di questo personale sia come ausiliario che come OSS per chi ha la specifica formazione regionale, gli spazi ci sono. È – conclude - solo questione di volontà».

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