TARANTO - Un appartamento sbarrato da un cancello di ferro in uno stabile dal quale l'andirivieni di giovani, molti dei quali tossicomani, da alcuni giorni aveva insospettito le forze dell'ordine. Anche perché, in quello stabile, abita ed è agli arresti domiciliari un noto pluripregiudicato dedito abitualmente allo spaccio. L'uomo, peraltro, benché ai domiciliari, nei giorni scorsi era stato trovato più volte dal personale della Squadra Volante in un bar nella città vecchia mentre conversava con altri soggetti.
Da alcuni giorni, quindi, il personale della Polizia di Stato ha messo sotto osservazione lo stabile: i Falchi della Squadra Mobile sono riusciti ad entrarvi anche al secondo piano, dove abita il presunto spacciatore, quando l’accesso di casa sbarrato da un grosso cancello in ferro è stato aperto, probabilmente per l’arrivo di un acquirente, e sono riusciti ad entrare nell’appartamento.
I sospetti erano fondati: sul tavolo della sala da pranzo i Falchi hanno rinvenuto il necessario per il confezionamento in dosi della sostanza stupefacente. Durante la successiva perquisizione i poliziotti hanno recuperato, all’interno della lavatrice, 13 involucri di cellophane termosaldati con all’interno cocaina per un peso complessivo di circa 7 grammi, oltra a 50 euro in banconote di piccolo taglio.
Il 38enne è stato tratto in arresto. E il G.I.P. di Taranto, condividendo la richiesta di aggravamento della misura cautelare avanzata dal Procuratore della Repubblica di Taranto, ha disposto la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con quella in carcere, conducendo il 38enne nella Casa Circondariale di Taranto.