TARANTO - Sciabolate di Rinaldo Melucci verso Michele Emiliano (e non solo). Il sindaco e presidente della Provincia di Taranto, a sorpresa ma forse poi non tanto, alza la voce nei confronti del presidente della Regione e invia alcuni messaggi non proprio di amicizia ad una parte del Pd ionico.
Ancor prima, nella parte iniziale della sua (lunga) nota stampa, Melucci getta lo sguardo verso Montecitorio e (soprattutto) Palazzo Madama e afferma: «Credo che il momento in cui legittimamente tutti i nostri parlamentari usavano linguaggio e iniziative proprie delle scadenze elettorali si sia concluso, deve ritenersi alle spalle. Alcuni di loro hanno avuto importantissimi ruoli di governo nel recente passato, oggi ha poca utilità continuare a rimproverare gli altri, si dovrebbe fare sistema tra forze politiche, per portare a casa finalmente dei risultati che possono cambiare le sorti della città e della terra ionica», sottolinea il primo cittadino di Taranto che in quel passaggio sembra riferirsi al senatore e vicepresidente nazionale del M5s, Mario Turco, anch’egli tarantino. Poi, subito dopo un avvertimento: «A meno che, chi urla ancora non lo faccia perché al solito ha suoi propri fini, a discapito della collettività. Lo scopriremo presto, come abbiamo compreso tante cose alla caduta prematura dell'amministrazione comunale nel 2021, oppure come stiamo apprendendo in relazione agli atteggiamenti e alle parole sulla vicenda dell'accordo di programma per l'ex Ilva». Punto, questo, su cui come è noto si era consumata una frattura (poi ricomposta grazie alla mediazione di Emiliano) proprio con i Cinque Stelle.
Più politicamente delicato è il rapporto con la Regione sinora (apparentemente) privilegiato. Se...