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Ex Ilva: cittadini di Taranto a comitato ministri Ue: «Tutelate salute»

 
Redazione online

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Ex Ilva: cittadini di Taranto a comitato ministri Ue: «Tutelate salute»

foto d'archivio

Comunicazione su ultimo decreto, 'situazione grave'

Sabato 04 Marzo 2023, 12:56

17:30

TARANTO -  Gli avvocati dello studio legale 'Saccucci e partners', che hanno presentato i due ricorsi promossi dal Lina Ambrogi Melle, presidente del comitato 'Donne e futuro per Taranto libera', alla Corte dei diritti dell’Uomo contro l’Italia per la questione dell’ex Ilva di Taranto, hanno inviato una nuova comunicazione al comitato dei ministri del Consiglio europeo, che controlla l’esecuzione delle sentenze di condanna nei confronti dell’Italia.

Il documento, spiega Ambrogi Melle, informa «che i cittadini di Taranto e dei comuni limitrofi non solo continuano a subire gli effetti delle emissioni nocive del siderurgico, ma addirittura aumentano i rischi per la loro salute a causa del decreto-legge del 5 gennaio 2023, n.2, trasformato in legge in questi giorni. Inoltre non sono state realizzate ancora tutte le bonifiche della zona coinvolta dall’inquinamento».

Questa legge, aggiunge la promotrice dei due ricorsi alla Cedu, «garantisce la continuità dell’attività produttiva dell’ex Ilva anche quando dovessero emergere criticità ed emergenze dal punto di vista dell’inquinamento. Viene inoltre reintrodotto lo scudo penale: chiunque svolge lavori al fine di dare esecuzione a un qualsiasi provvedimento che autorizzi la prosecuzione dell’attività, non è punibile per i fatti che ne derivano. E non ci sono norme poste a tutela del diritto alla salute». I legali "hanno invitato il comitato dei ministri - conclude Ambrogi Melle - ad adottare le più adeguate misure al fine di garantire l'esecuzione da parte dello Stato italiano di quanto disposto nelle sentenze pronunciate dalla Corte europea dei diritti dell’uomo».

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