CRISPIANO - Il suo scopo era quello di collegare la sp 48 che porta a Statte con il quartiere Crispianello, snellendo la circolazione da e verso una delle strade più trafficate del paese, la Circonvallazione Conca d’oro. Ma a tre anni dalla sua realizzazione venne chiuso e transennato, a causa di un cedimento che portò i pali della luce a piegarsi, restando impraticabile per ben 25 anni.
Adesso il viadotto del Canale Lezzitello, a Crispiano per tutti Ponte di via Magazzino, potrebbe tornare ad essere transitabile grazie ad un progetto esecutivo, la cui realizzazione è stata affidata all’ingegner Raffaele Vinci.
Quello che tecnicamente è un rilevato, ovvero un’area riempita su cui poi poggia il piano stradale, si estende trasversalmente all’alveo del Canale Lezzitello, in cui confluiscono tutte le acque meteoriche dei relativi impluvi circostanti. Ciò negli anni ha determinato un non corretto deflusso delle acque ed ha portato alla realizzazione di un altro progetto finalizzato alla mitigazione del rischio idrogeologico. Adesso l’amministrazione retta da Luca Lopomo ha approvato l’aggiudicazione del servizio di progettazione definitiva ed esecutiva di messa in sicurezza del viadotto al tecnico crispianese, per un importo di 120mila euro. La somma è stata finanziata dal Ministero dell’interno di concerto con il Mef, nell’ambito di una serie di interventi di messa in sicurezza del territorio, a seguito della presentazione di un progetto di fattibilità tecnica ed economica predisposto dall’Ufficio tecnico del Comune.
Vinci precisa che l’intervento, dal costo complessivo di 2milioni e 500mila euro, prevede la realizzazione di un viadotto in cemento e acciaio, lungo 10 metri e largo 11,80 metri, con piste ciclabili in entrambi i sensi di marcia, in continuità con via Magazzino e la sistemazione a terrazzamenti di tutto lo spazio compreso fra il livello del Canale e via Taranto. L’altezza massima del ponte sull’alveo sarà di circa 10 metri con uno sbalzo lungo tre metri sul versante di Statte e affaccio panoramico sui terrazzamenti. Questi verranno realizzati con il materiale della struttura attuale, al fine di evitare i costi proibitivi di uno smaltimento in discarica. Occorrerà poi attendere i pareri di fattibilità degli Enti preposti, come l’Autorità di bacino, in seguito ai quali, grazie al progetto definitivo che dovrà essere approvato in Giunta, toccherà all’Ente procedere con l’intercettazione di un finanziamento per l’effettiva realizzazione dell’opera.