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Ordine Taranto, molti infermieri sospesi senza Pec in pensione

 
Redazione online

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corsia d'ospedale

La precisazione del presidente dell’Ordine delle Professioni infermieristiche

Lunedì 10 Ottobre 2022, 10:34

10:39

TARANTO - «Moltissimi dei 190 infermieri sospesi non esercitano più la professione da anni e sono ormai in quiescenza. Il clamore mediatico di queste ore forse convincerà anche i più resilienti. A livello nazionale dei 450mila Infermieri iscritti agli Ordini professionali, solo 350mila sono gli infermieri che esercitano la professione in strutture pubbliche, private o in regime di libera professione». Lo precisa il presidente dell’Ordine delle Professioni infermieristiche (Opi) della provincia di Taranto, Pierpaolo Volpe, in merito alla sospensione di 190 Infermieri sprovvisti di domicilio digitale (posta elettronica certificata). «Il Decreto semplificazioni approvato dal Governo nel 2020 ha rafforzato l’obbligo per tutti i professionisti - aggiunge Volpe - di dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata, l'inadempimento da parte dell’iscritto impone all’Ordine professionale di avviare le procedure di sospensione fino ad avvenuta comunicazione del domicilio digitale. Nel caso non procedessimo alla sospensione, l’inadempimento costituisce motivo di scioglimento e di commissariamento dell’Ordine inadempiente ad opera del Ministero vigilante sui medesimi».

Nursing Up: «C'è carenza di infermieri, la sospensione va ripensata»

«Infermieri sospesi dagli Ordini perché non minuti di Pec. Con una carenza base di 80mila infermieri, possiamo permetterci di lasciare a casa tanti professionisti per poi andare ad assumere, paradossalmente, personale dal Venezuela come accade in Veneto con l’Ulss 3 Serenissima? Occorre pensare ad una modifica dell’attuale normativa». Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up, commenta così la sospensione di 190 infermieri da parte dell’Ordine delle professioni Infermieristiche (Opi) di Taranto per non essersi messi in regola con la Posta elettronica certificata (Pec), come previsto dal Decreto semplificazioni del 17 giugno 2020.

«Come sindacato - spiega De Palma - da sempre, siamo per il rispetto delle regole», ma «vorremmo invitare il nuovo Governo ad intervenire proponendo modifiche alle attuali disposizioni, per rendere meno drastica questa normativa. Non dimentichiamo che ci sono ancora centinaia di infermieri sospesi dal lavoro per questioni legate al Covid, che per ora non saranno reintegrati».
Per il presidente del Nursing Up va tenuto conto del bisogno di personale del sistema sanitario: «Se ogni Opi decidesse, per assurdo, di sospendere quasi 200 infermieri che non hanno una Pec, quale contraccolpo subirebbe la già claudicante sanità italiana?», domanda.

Secondo De Palma, quindi, «sarebbe opportuno agire con un pizzico di elasticità in più, ad esempio attivando una campagna informativa di massa», perché «se molti Opi offrono addirittura le Pec a titolo gratuito e alcuni infermieri ancora non si regolarizzano, forse questo accade per carente informazione», osserva. Il Nursing Up sollecita, dunque, «un atteggiamento sereno e collaborativo», concedendo ai professionisti «il giusto tempo per regolarizzarsi» e avviando «campagne ad hoc» per metterli "nella condizione di fare ciò che è necessario, accompagnandoli in questo percorso di informatizzazione».

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